Calcio
Le pretendenti imperfette
Milan, Inter e Napoli si giocano lo scudetto, sogni e ambizioni di due grandi città
Pubblicato il 11.04.2022 06:03
di Angelo Lungo
L'incertezza su chi vincerà lo scudetto regna sovrana. Si annuncia un finale davvero appassionante. Fare pronostici sarebbe inutile. Tutto può succedere. In testa tre squadre imperfette. Possono perdere contro chiunque. È l'ora dei nervi saldi, serve armarsi di cinismo. E sfruttare le debolezze degli avversari. Succede che vinca il più bravo e non il più forte.
L'Inter sembra uscita dai suoi abissi esistenziali. Le sue ambizioni sono riemerse da Torino. Poteva sprofondare, invece è rimasta a galla. Ecco l'importanza del successo ottenuto contro gli acerrimi rivali bianconeri. Il suo avversario più pericoloso è se stessa. L'angoscia connaturata al suo essere umorale e preda di istinti.
Il Milan rappresenta uno strano caso. Il suo incedere è fatto di paradossi. Letale contro le grandi, spreca tutto contro le squadre abbordabili. La leggerezza di non aver niente da perdere, si scontra contro la pesantezza di essere lì davanti. Ha un grande problema: l'attacco. La scelta di affidarsi al duo Ibrahimovic-Giroud non sta pagando. Troppi anni, troppi patemi e sofferenze fisiche. E poi c'è Leao. Il portoghese ha la postura del dominatore, di colui che intende spaccare le partite. Ma lo fa a sprazzi. Pinamonti dell'Empoli lo precede nella classifica dei marcatori.
Il Napoli rischia di diventare la grande delusione. La sensazione è quella che stia sprecando un grande occasione. Rosa di livello e completa. I giocatori sono tecnici e forti fisicamente. Tutto vano. Arriva il momento topico e lo sconfittismo si impadronisce degli azzurri. Lo sprone non può essere la sua atavica sete di rivincita sociale, poiché blocca e diventa un alibi. Spalletti è un mero gestore, manca di guizzi e di coraggio.
Postille: gli stadi sono pieni, nonostante un livello non eccelso, la passione degli italiani per il calcio è inesauribile; le statistiche riportano che, mediamente, in ogni giornata sono schierati, circa, 300 calciatori, 200 sono stranieri.
Così vanno le cose, così devono andare.