HOCKEY: GLI STRANIERI SARANNO 7 DAL 2022. INTANTO ZURIGO-AMBRÌ RINVIATA PER IL VIRUS
Cereda, tra stranieri e Covid
L'allenatore dell'Ambrì ne ha parlato a Ticinonews Sport
Pubblicato il 29.01.2021 20:15
di Red.
L’Ambrì stasera avrebbe dovuto giocare a Zurigo ma per un caso di Covid il medico cantonale ha messo la squadra in quarantena. Di questo e del caldissimo tema del numero degli stranieri, ne ha parlato questa sera a Ticinonews Sport Luca Cereda, allenatore dell’Ambrì Piotta.
Dalla stagione 2022/23 in Svizzera si potranno infatti schierare fino a 7 stranieri. Cadono invece le licenze svizzere, a partire dai 22 anni.
Una bella rivoluzione per il nostro hockey che fa e farà sicuramente discutere. E soprattutto non fa piacere ai giocatori che stanno giocando ora in Svizzera, visto che da un sondaggio effettuato, il 94% era contrario all’aumento del numero degli stranieri.
Luca Cereda:
“Per l’Ambrì la strategia non cambierà, andremo avanti a dare spazio ai nostri giovani. Vogliamo farli crescere e dargli le responsabilità di sempre”.
C’è il rischio che alcuni di questi ragazzi (l’Ambrì e il Lugano ne hanno quattro a testa) perdano il loro posto in squadra, vero?
“Per quanto mi riguarda, i giovani che abbiamo in squadra non devono pensare a una cosa che succederà tra un anno e mezzo. Se continueranno a giocare bene per loro non cambierà nulla e difenderanno ancora i colori dell’Ambrì”.
Stasera avreste dovuto affrontare lo Zurigo e invece ecco il Covid.
“Da una parte questo stop spiace perché avevamo trovato una certa costanza ma dall’altra avevamo la sensazione di essere arrivati un po’ al limite. La squadra, a parte due giorni a Natale, non si ferma dal mese di agosto. Sperando ovviamente che chi è stato toccato dal Covid non abbia un decorso difficile e stia bene, questa pausa può diventare un’opportunità per ricaricare le pile e allenarsi con calma. Oltre a recuperare i numerosi infortunati di questi ultimi tempi”.