Real-Chelsea
è stato un duello bello ed emozionante. Passano i Blancos perché il
peso della loro storia non è onusto. È uno sprone formidabile, li
sospinge nei momenti difficili, proprio quando si apre il baratro.
Gli spagnoli sentono l'aria della coppa, l'annusano, la respirano
intensamente, diventa il loro afflato vitale. Escono i londinesi, ma
possono avere solo rimpianti. Hanno giocato meglio. Hanno ribaltato
il risultato. Hanno dato la sensazione di dominare il campo. Ma il
calcio è materia opinabile e imponderabile. Al Bernabeu i tempi del
gioco si dilatano, durano quasi un'infinità. E i padroni di casa
sanno ribaltare ogni risultato. Gli inglesi hanno avuto idee e
coraggio. Quando la possibilità è pronta per essere colta, ecco il
destino che si oppone come un vento contrario e ingiusto.
Tutto
si è deciso ai supplementari. Ma, intanto, nella partita si sono
giocate tante altre partite.
Il
Chelsea ha mostrato che la vittoria dell'anno precedente non era
stata affatto casuale.
Il
Real non è la squadra più forte della competizione, ma non è
importante, loro credono di essere, quasi, invincibili e bisogna
sempre batterli.
Tuchel,
allenatore sottovalutato perché poco mediatico, ha preparato il
match in maniera perfetta, non ha nulla da rimproverarsi.
Ancelotti
è uomo di coppa. Non perde mai la calma. È un italiano con l'aplomb
di un inglese. Mastica tattica. Sostituisce Kroos e Casemiro e cambia
l'inerzia della sfida.
Due
campionissimi hanno fatto la differenza, due uomini saldi, due che
non arretrano, due che hanno un talento inesauribile, due che hanno
una classe limpida. Due che hanno superato i trent'anni. Il campo è
il loro territorio. Il tappeto verde è la loro seconda pelle.
Sono:
Karim Benzema e Luka Modric.
Prestazioni
sontuose. Abnegazione totale. Stanchezza fisica sconfitta dalla
volontà. È l'umano che vuole esserci dentro.
Modric
ha sfoderato un esterno destro sublime, che ha mandato in gol
Rodrygo.
Benzema
di testa ha siglato la rete che è valsa la qualificazione.
L'assist
del croato è stato: come una pennellata di Michelangelo.
L'impatto
sulla sfera del francese è stato: come un taglio di Fontana sulla
tela.