Calcio
I sogni del Breitenrain sono diventati desideri...
L'allenatore Martin Lengen assicura che entusiasmo e fiducia per un finale di stagione positivo non mancano
Pubblicato il 15.04.2022 12:16
di Enrico Lafranchi
Non si può dire che nella squadra diretta da Martin Lengen, allenatore dopolavorista, non funzioni lo spirito di gruppo. Al termine della partita si è vista sul campo una gioia incredibile, trascinante. A conferma che staff e giocatori sono una compagnia affiatatissima. Si è capito al volo che dopo il blackout la squadra ha fatto quadrato tanto da inanellare due vittorie di fila, per di più in trasferta. I bernesi hanno mostrato mercoledì un grande carattere, quel carattere giustamente necessario per ambire alla promozione.
Ma, andrà veramente così? Lengen, che indubbiamente è l’uomo “miracolo” di questa ‘squadra operaia’, afferma che al momento non è stato ancora deciso nulla per quanto riguarda la possibilità di essere ospitati, in caso di promozione, al Wankdorf (come si era pensato in un primo tempo, ce ne aveva dato conferma il DS Galli). È comunque in grado di dirci qualcosa di più quando gli chiediamo se il club ha i mezzi per disputare il campionato di Challenge League: “Non dipende da noi, la decisione spetta al nostro presidente!”.
Presidente che di nome fa Claudio Engeloch, orgoglioso (è al timone da 7 anni) di definire il FC Breitenrain “club-culto” della città (un migliaio di soci affiliati, di cui la metà sono giovani). Dunque se tutto procede come si spera la squadra – a dipendenza di quello che sarà il verdetto in Promotion League – parteciperà al prossimo campionato di Challenge League.
Finora per il mister la cosa più importante era di gettare i semi, al raccolto si penserà tra qualche settimana. Tra le varie problematiche ci sarà anche quella di trovare, perlomeno parzialmente, uno sbocco semiprofessionistico per i giocatori. Per quanto riguarda l’organico il discorso è invece rassicurante: la squadra sembra essere già in grado di reggersi a un livello superiore: è frizzante, ha grinta da vendere e pratica un buon calcio.
Di sicuro il Breitenrain in questo rush finale gode di ottima salute: nessuna sostituzione sino al 65’, poi solo due cambi tattici negli ultimi 7 minuti. Che la tattica operata dal mister si sia rivelata sagace è evidente.
Può sembrare banale chiedergli a questo punto se è rimasto soddisfatto della prestazione oltre che della vittoria.
“Sono molto contento, la squadra si è battuta con gagliardia, ha lottato su ogni pallone. Non era semplice, tantomeno scontato, visto lo spessore dell’avversario. Abbiamo avuto un maggior possesso palla, siamo anche riusciti a sfruttare un’eccellente condizione fisica”.
Avete espugnato il Comunale con pieno merito, in fondo a voi sarebbe andato bene un pareggio.
“Esatto, eravamo consapevoli che avremmo incontrato una formazione molto su di giri, lo dimostrano i risultati ottenuti dal Bellinzona quest’anno. Naturalmente il fatto di rientrare a casa con i 3 punti è qualcosa di veramente super”.
E dire che dopo le vostre ultime magre eravamo portati a pensare che non ce l’avreste fatta a rialzarvi…
“Sono pensieri normali, sicuramente non cattivi (Lengen abbozza un sorriso, ndr), ogni partita fa storia a sé: ce ne sono ancora otto da disputare, tutte molto difficili: i giochi sono tuttora aperti”.
Su quale piano è da mettere la forza della sua squadra: su quello agonistico (gioco frizzante, volitivo) o è piuttosto una questione di carattere (mai darsi per vinti, arrembanti nella ricerca del risultato)?
“Direi che sta nel collettivo. Ho la fortuna di lavorare con un gruppo di ragazzi entusiasti e molto umili”.
È risaputo che il calciatore professionista è sempre impegnato al massimo per il calcio, mentre il dilettante lo gioca per divertimento e passione: la verità magari sta qui?
“Beh, può essere un ragionamento giusto… tutti noi abbiamo lasciato il posto di lavoro o la scuola a mezzogiorno per poi salire di lì a poco direttamente sul pullman che ci ha portati in Ticino…”.