Il
Psg ha battuto i rivali del Marsiglia e ha compiuto un passo decisivo
verso il titolo. Tutto nella norma e non potrebbe essere
diversamente, visto lo strapotere dei parigini nel loro campionato.
Una vittoria targata Neymar-Mbappé, messa in discussione
dall'ennesimo errore di Donnarumma. L'italiano, nel corso del primo
tempo, è uscito maldestramente, sugli sviluppi di un corner, e ha
consentito agli ospiti di pareggiare. Com'è lontano l'Europeo.
Svanita la sicurezza che pareva averlo consacrato come uno dei
migliori al mondo. Tutto è andato veloce: via dal Milan tra le
polemiche e con le accuse di essere un traditore; protagonista
assoluto del titolo continentale conseguito dagli azzurri; approdo a suon di
milioni al Psg. Il vento del destino sembrava sospingerlo verso il
successo. Ritenuto un predestinato. Solo altare, altro che polvere.
Ma
distante dal Milan e dall'Italia, all'improvviso, ecco le crepe,
dapprima piccole e poi sempre più ampie. A Parigi lo aveva voluto
fortemente Leonardo, imponendolo al club e all'allenatore.
Inizio
di stagione caratterizzato da tanta panchina, a discapito di un
compagno del calibro di Keylor Navas. Quest'ultimo nelle grazie della
folta schiera dei sudamericani presenti in rosa.
Pochettino
ha cercato di barcamenarsi, per fronteggiare una situazione
esplosiva.
Il
nostro, reclamato a fuori di popolo, ha cominciato a giocare con una
certa continuità. Tutto è precipitato in Champions contro il Real.
Errore sesquipedale in palleggio e avvio della rimonta degli
spagnoli. Il resto è noto.
Ma
anche con l'Italia non è andata diversamente: il tiro di Trajkovski,
scagliato da una considerevole distanza, era davvero imparabile?
Nel
Psg tira aria di bufera. Leonardo è messo sotto accusa. Donnarumma,
secondo l'autorevole “L'Equipe”, è vendibile. Dove? Naturalmente
in Italia. Direzione Torino, sponda Juve, o forse il clamoroso
ritorno al Milan. Se arrivassero gli scecchi i milioni a disposizione
sarebbero tanti. Ma i tifosi rossoneri non dimenticano l'onta del
tradimento. E poi Maignan sta mostrando tutto il suo valore. È un
pilastro assoluto della squadra. È imbattuto da 564 minuti. Ha
carisma e trasmette calma e serenità all'intero reparto.
Non
disperi Donnarumma solo chi cade può risorgere. Gli invincibili non
esistono. Ha una consolazione: nel calcio si fa presto a cadere nella
polvere e a risalire sull'altare.