Calcio
Inter-Milan e dintorni
Le milanesi stanno dando vita a un duello appassionante, all'insegna dell'equilibrio
Pubblicato il 20.04.2022 06:51
di Angelo Lungo
Quello tra Inter e Milan è un derby infinito. Quello di Coppa Italia se lo sono aggiudicato i nerazzurri. Il motivo è semplice: hanno schierato un centravanti. Partita decisa da Lautaro Martinez. L'argentino, apparso indolente negli ultimi tempi, ha sfoderato due numeri di alta scuola e ha deciso l'incontro. La squadra di Inzaghi è apparsa più quadrata e solida, con un preciso impianto tattico. Quella di Pioli sembra una formazione estemporanea, vive di sussulti e folate, manca di un attaccante di livello.
Ma niente è finito, anzi tutto ricomincia. La sfida prosegue in campionato: l'obiettivo vero a cui entrambe mirano. L'equilibrio è totale. Fare pronostici è operazione speciosa. Tutto può accadere. La differenza la faranno i dettagli e la concentrazione. Si tratta di due formazioni imperfette: possono vincere o perdere contro tutti. Certo il livello di tensione si è alzato notevolmente, l'esperienza, vista la posta in palio, sarà un fattore fondamentale. Da anni le milanesi non erano protagoniste per la vittoria del titolo. Una stracittadina continua.
Inter e Milan, acerrime avversarie in campo, sono unite nel giocare un'altra partita: quella dello stadio. L'impianto di proprietà, nel calcio moderno, genera notevoli introiti, è imprescindibile. E Milano città, nonostante la sua vocazione europea, proprio non riesce a costruirlo. Le società hanno presentato un progetto nel 2019. Non hanno ancora ricevuto risposta dal Comune. La fanno da padrone i bizantinismi italici. È la politica miope e calcolatrice, incapace di uscire dalle sue logiche dilatatorie. Ora il sindaco-manager si è inventato uno studio, un esperto deve redigere una relazione, per la modica cifra di 300.000 euro. Ci impiegherà 5 mesi. È possibile che sia organizzato, pure, un referendum.
Ma tutto potrebbe cambiare. Gli sceicchi stanno per acquistare il Diavolo. Quest'ultimo potrebbe rivedere le stelle, ritornerebbero i tempi berlusconiani: quelli delle campagne di rafforzamento milionarie.
E si vocifera che i nuovi proprietari intendano scaricare i cugini. Vogliono fare da soli: i mezzi li hanno. Magari ristruttureranno San Siro.
E l'Inter? Poco male, potrebbe trasferirsi all'Arena dove giocava quando si chiamava Ambrosiana.