CALCIO
Aggrappati a Maric che ci sarà "al 50 per cento"
Al Cdt ha parlato il difensore che non gioca da un mese e che tra dieci giorni compirà 38 anni
Pubblicato il 20.04.2022 09:23
di L.S.
Tra dieci giorni compirà 38 anni e forse, ma soltanto forse, questo sarà il suo ultimo mese di carriera. A dire la verità deve ancora decidere: la voglia di giocare ci sarebbe ancora, ora bisognerà capire cos’ha deciso per lui il suo corpo.
Ma il futuro è adesso, è domani sera a Cornaredo, dove lo attende il Lucerna, nella partita più attesa dell’anno. In quella sfida da dentro e fuori che potrebbe riportare, a sei di distanza, il Lugano in finale di Coppa Svizzera.
Oggi, al Corriere del Ticino, Mijat Maric ha parlato anche del suo problema al piede, una fascite plantare che gli procura dolore e che lo ha lasciato fuori nelle ultime partite (l'ultima esattamente un mese fa, in casa contro il Losanna il 20 marzo).
Così alla domanda che tutti i tifosi si fanno, ossia se ci sarà, lui risponde con un salomonico 50 per cento. C’è la voglia di provarci, di stringere i denti, di esserci ancora una volta davanti a un Cornaredo tutto esaurito. Forse per l’ultima volta.
Ce lo immaginiamo Maric, con quella faccia seria ma sorridente, mentre si gratta la barba, che parla del suo ultimo viaggio, del suo ultimo pezzo di carriera, di quella Coppa che vorrebbe vincere per concludere come in un sogno.
Ne vinse due in Belgio, bellissime e indimenticabili, senza dubbio, ma a Lugano, davanti al suo pubblico, sarebbe qualcosa di unico.
Debuttò con la maglia bianconera nel lontano 2002 e dopo un giro lungo e appassionante, è tornato qui, nel suo Ticino, nella sua città. E adesso, magìa del calcio, ha la possibilità di alzare ancora un trofeo, di lasciare da vincitore. Storie che ogni tanto lo sport regala. E che nemmeno lui si sarebbe mai immaginato di poter vivere.
Il Lucerna, l’avversario di domani, rievoca il rigore sbagliato lo scorso anno in quel maledetto quarto di finale. Ma il calcio, come detto, concede spesso una seconda chance. Così quest’anno, in campionato, Maric ha tirato e segnato proprio contro i lucernesi. Per esorcizzare forse quell’errore che non lo fece dormire per qualche notte e per essere pronto, in caso capitasse domani, a tornare su quel dischetto e guardare in faccia il portiere tedesco Müller.
E così, a un giorno dalla semifinale, eccoci qui, aggrappati a questo ragazzotto di 38 anni, che quando non gioca si sente, quando manca lascia un vuoto là in mezzo alla difesa e al cuore di tutti i tifosi.
Se il Crus, nella sua prima conferenza stampa durante il suo interimato (che poi si trasformò in… posto fisso) disse “senza Maric non gioco”, un motivo c’era. Il tempo e le partite gli hanno dato ragione.