CALCIO
"Un bell'impegno, una sfida appassionante"
I granata affrontano domani il Nyon: in panchina ci sarà l'assistente di Aeby Patricio Bustamante
Pubblicato il 22.04.2022 11:02
di Enrico Lafranchi
Partito Aeby, tocca a Patricio Bustamante. Almeno per il momento, fino a quando non verrà trovato un nuovo allenatore, sarà l'assistente di Aeby a dirigere il Bellinzona.
Non sembrerebbe esserci stati grossi scossoni dopo l'addio del tecnico e l'impressione è che tutto stia andando per il meglio da quanto abbiamo visto durante gli allenamenti. Si intravede nei giocatori e nello staff la voglia di riprendere la corsa, senza più intoppi.
Ne è convinto anche Patricio Bustamante bravo, da grande conoscitore del nostro calcio qual è, nel leggere con immediatezza la situazione. Lo ricordiamo già giocatore di spessore del Chiasso di Pauli Schönwetter, poi di Locarno, Biasca, Mendrisio, Tuggen (svittesi con in panchina, ancora oggi, l’ex bianconero Adrian Allenspach!) e di diverse nostre squadre regionali. Tra l’altro Patricio ha avuto modo di giocare la finale di promozione in Challenge League (!) proprio contro lo Stade Nyonnais nelle fila dei rivieraschi (allenati da Davide Morandi) che dovettero ammainare bandiera dopo avere eliminato il Münsingen.
Mister è rimasto sorpreso nel ricevere le chiavi della squadra dal signor Bentancur?
“Certo, è stata una sorpresa per tutti noi e anche una notizia importante. Si tratta di preparare al meglio la partita di domani affrontando questo grande cambiamento in modo positivo e cercando di fare ulteriormente crescere la squadra per raggiungere il nostro obiettivo”.
È stato difficile assumersi questa responsabilità?
“Direi di no, è da un po’ che sono a Bellinzona come viceallenatore: non si tratta sicuramente di una responsabilità al disopra delle mie capacità”.
I giocatori come hanno accolto questo brusco cambiamento?
“Anche per loro non è stato un problema, sono dei grandi professionisti. Già lunedì dal primo allenamento senza Jean-Mich’ si sono comportati… alla lettera. Li ho visti molto motivati, si allenano con notevole impegno”.
Non c’è scritto da nessuna parte che avrete un compito facile:
"È vero, nessuna partita è facile. Ma Bellinzona è una squadra che ha un nome, una storia, è una città… Nessuno viene qui per fare brutte figure e tantomeno regali"!
Che Bellinzona vedremo, una squadra protesa all’assalto della porta vodese (40 gol incassati contro i 28 dei granata) oppure “sparagnina” nell’intento di incanalare la partita secondo i suoi piani?
“Beh, questo lo sto ancora analizzando (ride, ndr). Dico solo che il Bellinzona merita di essere una squadra protagonista”.
Dunque da Challenge League!
“Sappiamo che l’obiettivo è sempre più vicino ma anche sempre più duro da raggiungere. Dobbiamo sempre essere concentrati a mille e lavorare, lavorare sodo per fare sempre un passo positivo.
Questa con l’ACB è per lei un’avventura o qualcosa d’altro?
Non la chiamerei “avventura”, il calcio è il mio lavoro. Da anni, prima come giocatore e adesso da allenatore.
Diciamo allora un’avventura che continua…
"Ah, in questo senso sì. Per me è un sogno fare parte di una società e allenare una squadra come il Bellinzona. Anche perché sono domiciliato qui, mi piace moltissimo e mi trovo bene".
Bustamante è un allenatore con le idee chiare, sa che può fare qualche cosa di importante con il Bellinzona. Potrebbe essere l’uomo giusto al posto giusto, degno erede di mister Aeby.