CALCIO
Una giornata negativa in tutti i sensi
I bianconeri perdono male a San Gallo: seconde linee e VAR sotto accusa
Pubblicato il 24.04.2022 18:14
di L.S.
Niente da fare, tutto come previsto. O perlomeno, temuto.
Il Lugano si schianta a San Gallo, tre giorni dopo aver conquistato la finale della Coppa Svizzera.
In quello che poteva rappresentare una sorta di antipasto, a tre settimane dal grande giorno, i bianconeri escono dal Kybunpark a pezzi.
Poco più di mezz’ora e la partita è chiusa. Complice una squadra poco attenta, che ha pagato gli assenti e gli affaticati. Che almeno dal punto di vista mentale, oggi sembravano tanti.
C’era tanta curiosità per vedere all’opera le seconde linee, chiamate a un riscatto dopo la sconfitta di Losanna. Nulla, zero assoluto. Almeno finché c’è stata partita. Nel finale, con un San Gallo ormai rilassato, i bianconeri qualche occasione se la sono creata, ma sono sempre andati a sbattere sul portierone Zigi.
Giornata da dimenticare per Hajrizi, sostituito alla pausa, mentre Valenzuela, Durrer e Selassie, schierati tutti titolari, non hanno lasciato il segno.
Ingoiato nella mediocrità generale anche Celar, poco lucido davanti alla porta, Lovric, apparso molto stanco e capitan Sabbatini, che ha provato a scuotere i suoi, ma con poco successo.
Ci ha messo del suo anche il signor Cibelli, solitamente un fischietto molto attento.
Il fallo da cui scaturisce il rigore dell’1-0 farà discutere. Per la dinamica dell’intervento ma ancor di più per la posizione dell’arbitro, che a un metro dall’azione aveva fatto cenno di proseguire.
Cibelli aveva capito, giustamente, che Von Moos era andato a cercare la gamba di Lovric e non il contrario. Il VAR però è intervenuto e ha richiamato l’arbitro al monitor. E come succede 99 volte su 100, la decisione del VAR è legge.
Sarebbe stato bello che l’arbitro avesse mantenuto la decisione presa sul campo. Innanzitutto perché non era sbagliata (o almeno se ne può discutere) e poi perché avrebbe ridato un po’di una forza a una figura arbitrale sempre più sbiadita e schiava del VAR.
La sconfitta del Lugano naturalmente non è colpa dell’arbitro, ma della poca qualità (almeno per ora) delle seconde linee e di un calendario folle programmato dalla Swiss Football League.
Non è infatti un caso che anche il Lucerna oggi ha preso tre pappine e a Basilea, dopo aver giocato, come il Lugano, la terza partita in sei giorni.
Se questi sono dirigenti…
(Nella foto di Graziano Chiodero, l'attaccante del Lugano Aliseda alle prese con Jankewitz)