CALCIO
"Se non sarà quest'anno, spero l'anno prossimo"
Il Chiasso va a gonfie vele in questo 2022: ne abbiamo parlato con il portiere Mitrovic
Pubblicato il 26.04.2022 10:01
di Enrico Lafranchi
Ai rossoblù si è presentata la ghiotta occasione di superare in classifica lo Stade Nyonnais, anche in previsione di un suo possibile capitombolo a Bellinzona. È andata proprio così, la squadra di Vitali ha vinto senza strafare e senza segnare!
Le due reti della partita sono infatti state propiziate da due autoreti. Si è giocato su un campo pesantissimo, al limite della praticabilità. Brutta partita, pochi sussulti e qualche sbadiglio. Padroni di casa nettamente padroni del campo nella prima frazione, ripresa più equilibrata con i basilesi sorretti da un’ottima condizione atletica ma incapaci di recuperare.
Va rilevato che il Black Stars era reduce da quattro sconfitte (Bavois, Stade Nyonnais, Bellinzona, Young Boys II) e aveva vinto una sola partita (contro il Brühl) sulle dieci disputate nel 2022. Il Chiasso si è così guadagnato il terzo posto in classifica. Meritatamente, perché ha giocato questa seconda parte di campionato con il cipiglio delle due migliori, Breitenrain e Bellinzona. La squadra sembra avere anche la forza e la mentalità giuste per fare fronte a un grande girone finale.
A difendere la porta quest’anno è Miodrag Mitrovic le cui potenzialità di estremo difensore sono ottime. Il Chiasso ha subìto soltanto una rete in più del Bellinzona e due del Breitenrain. Ma ben 12 in meno dello Stade Nyonnais. È un Mitrovic sempre più maturo quello che vola da un palo all’altro, che si lancia senza esitazione sui piedi degli attaccanti. Di lui si erano perse un po’ (tanto) le tracce, il motivo è presto spiegato: ha giocato per alcuni anni all’estero, si è visto proiettato alla ribalta di grandi squadre in Slovenia, Romania, Bulgaria.
Una maturazione costante sul piano tecnico tanto da diventarne uomo cardine: “Ho fatto interessanti ed appaganti esperienze professionali in diverse squadre (in Italia nel Bari, ndr), con il Craiova abbiamo vinto la coppa di Romania dopo ben 25 anni, ho giocato anche da titolare a Varna nelle fila del Cherno More, una delle formazioni più competitive di Bulgaria: un periodo di bellissime soddisfazioni”.
Poi, improvvisamente, il ritorno in Ticino: “Ci ha messo del suo il coronavirus, ho deciso di stare vicino alla mia famiglia. Si è trattato di una scelta di vita, la chiamata del Paradiso è arrivata al momento giusto. Ho dato priorità al rientro a casa, sono veramente felice che Antonio Caggiano (presidente della squadra che sta furoreggiando nel Gruppo 3 di Prima Lega con al timone il bravo Fernando Cocimano, ndr) mi abbia dato questa opportunità. A Chiasso mi sento un portiere completo (compirà in luglio 31 anni, ndr), sento che sono capace di migliorare ulteriormente”.
Ecco come Miodrag spiega il magico momento dei rossoblù: “Abbiamo trovato il giusto equilibrio per andare in campo più compatti, più squadra e questo ci ha consentito di trovare il passo giusto: i risultati sono lì da vedere”.
In una parola un gruppo in cui temperamento e valori tecnici non mancano: “Anche i nuovi arrivati (il terzino brasiliano Lucas Peres, il centrale Enrico Biancon, ventenne del Grosseto che ancora non ha esordito siccome infortunato, il camerunense Joseph Ambassa della U21 del Servette) si sono integrati molto bene”.
Senza tralasciare altri giocatori talentuosi, dal granata Aris Sörensen, nipote del grande Jörn, rientrato dalla Sampdoria (Primavera) a Rilind Nivokazi cresciuto nel vivaio dell’Atalanta. E senza dimenticare Daniel Pavlovic, (una roccia) tornato in campo contro il Black Stars e men che meno il “sempreverde” capitano Andrea Maccoppi, il “signore del centrocampo” come lo definisce il TM Fabio Pinna.
La stagione non è finita, questo Chiasso è felice di stupirci: “Vogliamo giocarcela sino alla fine, quello che succede lo vedremo”.
I granata sono avvantaggiati? “Più di noi indubbiamente, sono avanti di un bel grappolo di punti e anche in fatto di rosa la differenza c’è. Però il Breitenrain non è da sottovalutare, resta da vedere se sarà in grado di staccare la licenza (che lo stesso Chiasso e il Bellinzona non hanno ricevuto in prima istanza, ndr) però convinto che sul campo la spunterà il Bellinzona”.
Il tuo futuro? “Non ci ho pensato, adesso è importante concludere in brillantezza questa stagione”.
Anche la prossima in rossoblù? “Penso proprio di sì, se non ce la facciamo ora ci proveremo l’anno prossimo. Ma cominciamo a pensare a sabato”.
Miodrag, che con il Black Stars era anche lui fra gli spettatori non paganti, non ha paura del Bavois del bomber Alvarez (13 gol). L’ex Locarno (la sua carriera giovanile è partita al Lido fino ad arrivare in prima squadra) sul campetto dei romandi (tribuna con un centinaio di posti) freme dalla voglia di illustrarsi con i suoi voli plastici. Non c’è di meglio perché al Chiasso servirà una porta serrata a doppia mandata.
(foto Putzu)