CALCIO
Non potete fare così, dai
City-Real, una partita pazza, sfuggita di mano anche ai due allenatori
Pubblicato il 27.04.2022 07:54
di Giorgio Genetelli
Le cose si indirizzano al peggio fin dall’inizio, quando mettono su Hey Jude e la canta tutto lo stadio. È come se alla Valascia avessero come inno una canzone dei Gotthard: apoplessia! Lennon e McCartney sono emblemi di Liverpool, la città opposta in tutto a Manchester e con la quale ci sono in ballo tremila titoli stagionali. E quelli lalalalalala come se niente fosse.
La partita, poi, aiuto. City e Real fanno a gara a chi interpreta peggio quella cosina là che chiamano copertura e che fa chiaramente schifo. Pioveranno gol come nelle mattine post-sbronza in Campirasc, il campo del Preonzo (il farm-team del Lugano ai tempi di Renzetti). Del resto, con due allenatori così cosa puoi pretendere? Uno è imbalsamato nella sua posa bassa padana e lascia fare tutto, l’altro sputacchia e invade il campo non appena uno dei suoi sbaglia di mezzo metro la posizione (a questo punto, accamparsi a centrocampo è un’opzione da valutare). Ancelotti se ne sta ieratico nella tempesta, masticando una cicca invece di un cotechino e si vede che ci pensa spesso; Guardiola, con la tonaca da prete di campagna, passa tutti i gironi del manicomio, dall’ira senza contenzione agli applausi al pubblico, alla verbosità irosa con i suoi poveretti della panchina.
È chiaro che il loro laboratorio settimanale è andato in esplosione e i due si affidano al destino, o alle lune. In campo succede di tutto, sette gol e una totale assenza di misura, tra magie da circo e improvvise narcolessie. Anticipi sbagliati, dribbling reiterati senza un vero perché, dimenticanze sulle dimensioni del campo. Ci mancherebbe solo che si passino un chilum (magari nella pausa hanno fatto un giro) o che corrano con la pinta in mano cantando canzoni sconce.
Sono tutti talmente fuori da non commettere neanche un fallo, tenendo il fiato per galoppare come bandoleri, senza una protesta, atterriti dalla loro stessa follia generativa.
Nella notte li daranno in rotta verso la Scozia, a rincorrersi tra le brughiere in cerca di nuove porte da violare. Non sono sicuro che in una settimana si riuscirà a ricondurli a un minimo di raziocinio.
Che partita!