Calcio
Inter, la sconfitta perfetta
I nerazzurri perdono clamorosamente a Bologna, il Milan mette le mani sul titolo
Pubblicato il 28.04.2022 09:30
di Angelo Lungo
Cade l'Inter a modo suo. Come solo lei sa fare. Secondo gli addetti ai lavori era la favorita per il titolo. Poteva solo perderlo. E lo ha fatto in maniera artistica quasi sublime. I suoi tifosi la conoscono. Sanno che cos'è l'interismo. Non si tratta di una regola pratica ma di un imperativo categorico: la Beneamata vive di eccessi e disconosce ogni forma di razionalità. Non vi è certezza del suo comportamento. La tranquillità non le appartiene. Quando viene etichettata come vincente, smarrisce ineluttabilmente il suo precario equilibrio. Le piace lasciarsi andare e farsi travolgere. È sovente in balia del destino e non del fato.
Il risultato di Bologna-Inter è clamoroso. Una partita incredibile, l'epilogo è stato, sportivamente, drammatico. I nerazzurri hanno confermato il loro difetto stagionale: mancano l'appuntamento decisivo. Sono probabilmente i più forti ma non i più bravi. Sono privi di carattere, della volontà di andare oltre. Se il loro progetto tattico salta, scompare la sicurezza. La sicumera si trasforma in debolezza. Dominato l'inizio dell'incontro, il pareggio li ha destabilizzati, il nervosismo ha preso il sopravvento e nel finale è arrivata una sconfitta che rimarrà storica.
Radu, il portiere di riserva, ha deciso di diventare protagonista, uscire dall'anonimato e darsi in pasto ai social. Lo schema del calcio moderno: estremo difensore che riceve palla tra i piedi e azione che deve cominciare dal basso. Si parla dell'abolizione del rinvio.
Errore sesquipedale nella giocata e milanesi che sono precipitati nel baratro.
L'esito è chiaro: il Milan ha la grande occasione a portata di piede. Possono scippare lo scudetto ai cugini. I rossoneri hanno coraggio. Sono supportati da convinzione e consapevolezza. Il traguardo è in vista. Si tratta di rimanere calmi e continuare così come è cominciata la stagione.
Non solo il presente è foriero di presagi vittoriosi, il futuro che si approssima è raggiante: stanno arrivando i milioni degli arabi.
E agli interisti non resta che il rimpianto, la seconda stella era là, bastava seguire il suo cammino. Si consoleranno con il loro consueto esistenzialismo, che non passa mai di moda e lenisce i patimenti.