CALCIO
Il Lugano con e senza Maric...
Croci-Torti rispolvera nel secondo tempo la difesa a 4 e il Lugano migliora: sarà il modulo del futuro?
Pubblicato il 01.05.2022 08:00
di Silvano Pulga
Non è stato un Lugano irresistibile, quello visto sabato pomeriggio a Cornaredo: però, si sono visti spunti di crescita rispetto alle ultime prestazioni. Logico che la squadra e il tecnico si stiano preservando per l'atto più importante della stagione, al quale la città sta rispondendo presente (5.000 tagliandi venduti nel primo giorno di prevendita); però, in campo si è suonata una musica differente. Vero che il GCZ non è il San Gallo di domenica scorsa: tuttavia, i bianconeri hanno fatto meglio, contro una compagine che non voleva tornare oltre Gottardo senza punti. L'undici di Croci Torti, andato sotto nel risultato, ha reagito, ha trovato il pari, ha rischiato di trovare il gol della vittoria per poi salvarsi negli ultimi minuti, grazie a Daprelà, che ha posto rimedio a uno svarione di Saipi. Buona la prova dell'ex Carpi, spesso al posto giusto nel momento giusto, anche senza avere di fianco Marić, arresosi dopo una mezz'oretta per il riacutizzarsi di un fastidio al piede che lo sta tormentando da tempo.
Il primo tempo è stato un po' avaro di emozioni (un gol degli ospiti annullato con intervento del VAR che altri, magari, avrebbero confermato); però, abbiamo notato che il Lugano, di fronte alla retroguardia ospite chiusa, ha cercato la soluzione da fuori area in un paio di occasioni, prima con Lovrić, e poi con Sabbatini (fuori di niente il primo, e respinta del portiere il secondo). Segnale di fiducia, in un momento dove la testa è importantissima, in vista dell'appuntamento di Berna. Certo, l'esame di sabato prossimo con l'YB sarà sicuramente più probante, al di là della questione legata al terzo posto, che vede i gialloneri in vantaggio, oltre all'arrivo, a pari punti con i ticinesi, del San Gallo, che ha battuto in trasferta il Servette.
Ma è stata la ripresa che ha visto i sottocenerini fare tutto sommato abbastanza bene, e che dà buone sensazioni per il futuro prossimo. Non era facile, visto che la terna arbitrale, sullo 0-0, ha tolto ai padroni di casa il gol del vantaggio per un fuorigioco che le immagini televisive non hanno chiarito del tutto, e considerando che, sul rovesciamento di fronte, le Cavallette sono andate in gol, in un'azione dove ci sono state anche responsabilità della retroguardia luganese. E qua è venuta fuori la creatività di Croci Torti, che ha disposto dietro i suoi a 4, con Lovrić e Sabbatini davanti alla difesa a ispirare una linea offensiva di tutto rispetto. L'ingresso di Bottani, che va ovviamente preservato in tutti i modi in questo momento (e lo ha dimostrato con la sua prestazione odierna) ha dato alla squadra la fantasia necessaria. E anche Giorgio Contini, ai microfoni della RSI, a fine gara, ha detto di aver notato il cambio di passo degli avversari, dopo gli ingressi di Bottani e Amoura, e che, nonostante il vantaggio iniziale, il pari è stato giusto.
A tale proposito, questo ci ha detto il mister: "Non è la prima volta che metto giù così la squadra, lo avevo fatto anche col Sion, e penso sia il modulo del nostro futuro, guardando i giocatori che sono arrivati, come Aliseda e Haile Selassie, che possono disporsi a sinistra, mentre Amoura mi ha fatto vedere, per esempio domenica a San Gallo, che sulla destra può fare benissimo, portando avanti il pallone e cercando la profondità. Dopodiché, bisogna tenere conto che questi elementi e questo sistema di gioco offensivo vanno bene quando abbiamo spazi. Dietro è lo stesso modulo del Milan, che ha due centrali bravi nell'uno contro uno. Noi possiamo giocare così quando non c'è Marić, che è un giocatore che ci dà tantissimo sotto l'aspetto della leadership. Senza di lui, però, andiamo in sofferenza nel gioco aereo, ed è il rovescio della medaglia."
In definitiva, un Lugano che ha mostrato, ancora una volta, di sapersi adattare, di essere in grado di cambiare pelle se necessario, e che sta trovando il giusto equilibrio fisico e mentale. Amoura terminerà oggi il Ramadan, e il controllo di palla che ha mostrato in occasione dell'azione chiusa col tiro finito sul montante fa pensare che manchi davvero poco a rivederlo in forma. La sua velocità potrebbe essere importantissima a Berna contro una squadra, il San Gallo, che tiene normalmente il baricentro alto, anche subentrando a partita in corso. E anche Celar, in occasione del gol annullato, ha fatto un grande scatto, ed è stato freddissimo sul portiere in uscita, oltre a essersi mosso bene nell'area avversaria durante il confronto. Si cresce, quindi: col lavoro, con l'umiltà, la consapevolezza di avere ancora del tempo per risistemare i meccanismi. Certo, il San Gallo è forte, e lo ha dimostrato andando a espugnare Ginevra, e appaiando così i bianconeri in classifica. Ma, come ha detto il Crus in conferenza stampa, venerdì, non è certo la voglia di vincere che manca in Ticino. E, probabilmente, anche Zeidler e i suoi avrebbero preferito trovarsi qualcun altro di fronte, a Berna, tra due settimane.  
(Zan Celar in rovesciata, nella foto Putzu)