CALCIO
Missione impossibile in Bulgaria?
Stefano Maccoppi spera di salvare dalla relegazione la squadra dello Tsrasko Selo
Pubblicato il 02.05.2022 09:11
di Enrico Lafranchi
Spento un interruttore, se ne è acceso un altro per Stefano Maccoppi. Dopo essere stato sulla panchina dello Stade Losanna, che era alla disperata ricerca di un allenatore di carattere dopo l’improvvisa partenza per Neuchâtel di Andrea Binotto (tuttora alla guida dello Xamax) gli si sono aperte le porte del calcio bulgaro. Questa sua nuova avventura è iniziata un mese e mezzo fa: “Ho accettato con entusiasmo questa chiamata, il calcio cominciava a mancarmi. Sono qui per tentare di salvare la squadra ultima in classifica, lo Tsarsko Selo di Sofia. Le cose stanno andando bene, da un ritardo di – 11 siamo scesi a – 3. Una rimonta incredibile, dovessimo salvarci sarebbe un piccolo miracolo sportivo”.
Non tanto piccolo vien voglia di dire, ma sappiamo della modestia del mister sempre pronto ad aspettare, in tutta serenità e tranquillità, il suo turno. Anche in Bulgaria il milanese dimostra la sua spiccata personalità mettendo a disposizione della squadra che gli è stata affidata la sua preziosa e lunga esperienza (anche dal punto di vista umano) avuta qui da noi e arricchitasi, soprattutto nella Svizzera romanda, formando e allenando i giovani. Ma prima di conoscere queste sue nuove emozioni gli chiediamo di farci la “radiografia” di una persona che conosce molto bene e di cui abbiamo fatto recentemente il nome per essere alla presidenza di due compagini vodesi: lo Stade Nyonnais e lo Stade Losanna: “Sirmakes è il presidente ideale per qualsiasi allenatore, una persona squisita e umile che non esalta mai la sua figura (è padrone dello SLO e della Frank Müller Watch, ndr) per oscurare quella degli altri. Al contrario si mette esattamente alla tua stessa altezza senza giudicare né sminuire nessuno. Io mi sono trovato molto bene (come noto Maccoppi non fu riconfermato per la stagione successiva in quanto erano già stati presi impegni con l’ex servettiano Meo Kodro, ndr), mi ha messo subito a mio agio. Dovesse richiamarmi non ci penserei due volte a ritornare!”.
Oggi Stefano mette naturalmente priorità all’operazione salvezza dello Tsarsko ma farebbe salti di gioia se potesse riabbracciare al più presto il nostro calcio: “In Svizzera mi sono sempre trovato bene, è un calcio che mi rispecchia molto e dal quale ho appreso tantissimo”. Il collega Carlo Scolozzi lo aveva intervistato appena affacciatosi sul Mar Nero, sicuramente oggi può dirci qualche cosa di più sul calcio bulgaro e sulla missione che sta compiendo: “È ovviamente un calcio diverso, un po’ come in tutti i Paesi, rispetto a quello della Svizzera. Ci sono molti contrasti e duelli corpo a corpo. Anche a livello tecnico ci sono tanti giocatori estrosi e di talento”. Che lingua usi con i ragazzi? “Parlo inglese, francese e ovviamente italiano. Ai giocatori che non mi comprendono, come pure ai giornalisti, mi fa da traduttore il preparatore dei portieri”. Che aria si respira? “L’ambiente è molto caldo, immaginatevi il calcio dell’Est molto dinamico e pieno di esuberanza atletica (oltre che di tecnica). In Serie A e B vige il professionismo, ci si allena tutti i giorni più la gara di campionato”. Il pubblico come risponde? “L’affluenza negli stadi è ancora  limitata per via del Covid, alla semifinale di coppa tra Ludogorets e Levsky Sofia c’erano comunque 30.000 spettatori”. La vostra prossima partita? “Giochiamo lunedì sera contro il Lokomotiv Sofia: sarà dura ma siamo molto stimolati” (un derby a mo’ di scontro diretto di vitale importanza). Chiudiamo con un pensiero alla sua ultima panchina, quella del Riva IV dove fu il suo posto fu preso da Alessandro Lupi. I rossoblù hanno conquistato 3 punti anche sul terreno minato del Bavois (0-1, gol di Rilind Nivokazi al 93’, giocatore non nuovo a simili colpacci, vedi con YF e Brühl) che viene così escluso dal Playoff in favore dell’Etoile Carouge: “Sono convinto che il Chiasso sia la squadra al momento più in forma e più meritevole”.
Siamo perfettamente d’accordo, i rossoblù quest’anno sono rimasti imbattuti inanellando una serie di ben 12 risultati positivi, impresa che non è riuscita alle prime due della classe e tantomeno alle altre squadre qualificatesi per il Playoff. Il traguardo promozione, probabilmente perso per non avere dato subito fiducia ad Andrea Vitali, sarà più vicino la prossima stagione. Più vicino di quanto possa sembrare oggi, anche se Maccoppi junior e compagni non hanno ancora finito di stupirci!