CALCIO
Zurigo, un titolo che arriva da lontano
Genesio Colatrella, domani a Bellinzona con l'Under 21, ci spiega i segreti del successo zurighese
Pubblicato il 06.05.2022 08:47
di Enrico Lafranchi
Il sapore del titolo nella città della Limmat (sponda Letzigrund dove sono ospiti, ormai da anni, gli amici-nemici del GC) si gustava già da qualche settimana, si presume dalla vittoria contro l’YB arrivata dopo il passo falso di Ginevra. Un sapore delizioso che domenica 1° maggio si è trasformato in un “profumo di donna” raffinato visto che negli spogliatoi ha tenuto banco, prima e dopo la vittoriosa partita con i rivali di sempre al St. Jakob-Park (poco meno di 34000 spettatori), un 45 giri di Shakira, la superstar colombiana che oltre a una valanga di dischi è ricordata per la sua performance alla cerimonia di chiusura del Mondiale 2014, non da ultimo per essere la compagna di Gérard Piqué. La festa, quella vera, c’è stata, improvvisata (per cui ancora più bella) sulla piazza antistante la Volkshaus (la Casa del Popolo nota soprattutto per i suoi grandi piccoli concerti, di ieri ma anche di oggi). Un autentico bagno di folla! Serata trionfale per Ancillo Canepa che ha gestito alla nel migliore dei modi l’eredità lasciatagli da Sven Hotz, tra cinque mesi novantatreenne (auguri in anticipo a un grande dirigente!) che dello Zurigo conosce vita e miracoli (ci è entrato da Allievo nel 1944), non per caso il mitico Edy Nägeli gli aveva passato il testimone. Ma occupiamoci primai della Promotion League che attira molta attenzione anche al sud delle Alpi per merito di Bellinzona e Chiasso. Sabato la seconda squadra dello Zurigo, parliamo della Under 21, varcherà di nuovo il Gottardo in quanto ospite dei granata. L’intervista a Genesio Colatrella, sempre molto disponibile, parte da qui.
Vi siete qualificati per il Playoff, possiamo parlare di obiettivo raggiunto?
“A dire il vero ce ne eravamo posti due di obiettivi, entrare a far parte delle prime sei squadre figurare quale Under 21 più forte della Svizzera. Li abbiamo raggiunti tutti e due, siamo super felici!”.
Come l’affronterete?
“Premetto che il Playoff per noi è un po’ come la ciliegina sulla torta. Giocheremo per divertirci, cercherò di dare spazio a tutti i giocatori, anche a quelli che hanno giocato meno ma sempre rispettando le squadre che sono in corsa per la Challenge League (tranquilli, non è che contro i granata lo Zurigo II schiererà i titolari e contro i bernesi le riserve delle riserve, ndr). Sarà uno stimolo per questi ragazzi mettersi in luce sabato a Bellinzona dove il pubblico è sempre numeroso”.
A Breitenrain siete scivolati:
“Avevo fuori diversi giocatori, ho anche fatto debuttare un ucraino (Viunnik), giovane talentuoso, in modo da fargli vedere di che stoffa è fatta la PL. Loro si chiudono bene e sono molto forti nelle ripartenze. Fanno capo ad elementi provenienti da categorie superiori come Christian Miani, già nazionale U21 ed ex giocatori dell’YB come pure a giocatori di altre squadre. Il loro atout sta però nello straordinario spirito di gruppo, in un’elevata efficacia e in un’incrollabile convinzione”.
A proposito in che condizioni è lo Spitaker?
“È un campo in sintetico vecchio con tanti granulati. Ed è anche piccolo (secondo notizie dell’ultima ora il Breitenrain ha ripreso le trattative con l’YB che ora sembra più disponibile a concedergli il Wankdorf, ndr)”.
Chiudiamo con la domanda che forse non ti aspettavi: a quando Genesio e famiglia in Ticino?
“… Sono appena stato confermato, non ho un contratto a termine. Sono contento, anche perché c’è stata una costante ed entusiasta collaborazione con la prima squadra. Alcuni giocatori della rosa necessitavano di ritmo in un campionato così lungo, noi gli abbiamo dato il giusto spazio facendo tutti contenti”.
Non hai risposto alla mia domanda!
“Tranquillo, non ho cambiato idea sin da quando giocavo nel Locarno…”.
Parliamo un attimo della “notte magica”:
“All’Helvetiaplatz c’era tantissima gente, non meno di 10 mila persone. È stata una grande festa, organizzata il giorno stesso in tutti i dettagli appena venuti a conoscenza del responso del San Giacomo”.
Un titolo che lo Zurigo rincorreva da anni:
“Dal 2009, direi che il merito non è solo della squadra ma di coloro che hanno partecipato alla sua “costruzione”, mese dopo mese, anno dopo anno”.
André Breitenreiter ci ha messo del suo:
“Chiaro, André è un allenatore molto capace, ha grande carisma, è bravo sotto ogni punto di vista. Il suo è stato un debutto tosto, ha effettuato con la squadra un percorso da sogno. Sottolineo che alla base di questo successo c’è comunque un capillare lavoro da parte di tutti”.
E Ancillo Canepa pure…
“Eh si, Canepa è un gentiluomo, un signore. Il presidente ha creato le premesse per portare il FCZ al successo grazie anche al ruolo importante recitato da sua moglie e dal direttore sportivo Marinko Jurendic: l’arrivo di Breitenreiter al Letzigrund è in gran parte merito suo”.
Il presidente ha buone spalle, sua moglie Heliane ne è il suo braccio destro a quanto pare:
(Ride, ndr) “Non so se Heliane sia il braccio destro o sinistro di Ancillo… i signori Canepa formano anche loro una gran bella squadra!”.
E Marchesano dove lo mettiamo?
“Beh, Anto è un autentico leader. Nello Zurigo gli sono riconosciute le sue grandi qualità, sia a livello calcistico che umane. È bravo ad assumersi la responsabilità in ogni momento, ha un carattere forte e una spiccata personalità. Ed è una persona amabile”.