Il sapore
del titolo nella città della Limmat (sponda Letzigrund dove sono ospiti, ormai da
anni, gli amici-nemici del GC) si gustava già da qualche settimana, si presume
dalla vittoria contro l’YB arrivata dopo il passo falso di Ginevra. Un sapore
delizioso che domenica 1° maggio si è trasformato in un “profumo di donna”
raffinato visto che negli spogliatoi ha tenuto banco, prima e dopo la
vittoriosa partita con i rivali di sempre al St. Jakob-Park (poco meno di 34000
spettatori), un 45 giri di Shakira, la superstar colombiana che oltre a una
valanga di dischi è ricordata per la sua performance alla cerimonia di chiusura
del Mondiale 2014, non da ultimo per essere la compagna di Gérard Piqué. La
festa, quella vera, c’è stata, improvvisata (per cui ancora più bella) sulla
piazza antistante la Volkshaus (la Casa del Popolo nota soprattutto per i suoi
grandi piccoli concerti, di ieri ma anche di oggi). Un autentico bagno di folla!
Serata trionfale per Ancillo Canepa che ha gestito alla nel migliore dei modi
l’eredità lasciatagli da Sven Hotz, tra cinque mesi novantatreenne (auguri in
anticipo a un grande dirigente!) che dello Zurigo conosce vita e miracoli (ci è
entrato da Allievo nel 1944), non per caso il mitico Edy Nägeli gli aveva
passato il testimone. Ma occupiamoci primai della Promotion League che attira
molta attenzione anche al sud delle Alpi per merito di Bellinzona e Chiasso. Sabato
la seconda squadra dello Zurigo, parliamo della Under 21, varcherà di nuovo il
Gottardo in quanto ospite dei granata. L’intervista a Genesio Colatrella,
sempre molto disponibile, parte da qui.
Vi siete
qualificati per il Playoff, possiamo parlare di obiettivo raggiunto?
“A dire il
vero ce ne eravamo posti due di obiettivi, entrare a far parte delle prime sei
squadre figurare quale Under 21 più forte della Svizzera. Li abbiamo raggiunti
tutti e due, siamo super felici!”.
Come l’affronterete?
“Premetto
che il Playoff per noi è un po’ come la ciliegina sulla torta. Giocheremo per
divertirci, cercherò di dare spazio a tutti i giocatori, anche a quelli che
hanno giocato meno ma sempre rispettando le squadre che sono in corsa per la
Challenge League (tranquilli, non è che contro i granata lo Zurigo II schiererà
i titolari e contro i bernesi le riserve delle riserve, ndr). Sarà uno stimolo
per questi ragazzi mettersi in luce sabato a Bellinzona dove il pubblico è
sempre numeroso”.
A
Breitenrain siete scivolati:
“Avevo fuori
diversi giocatori, ho anche fatto debuttare un ucraino (Viunnik), giovane
talentuoso, in modo da fargli vedere di che stoffa è fatta la PL. Loro si
chiudono bene e sono molto forti nelle ripartenze. Fanno capo ad elementi
provenienti da categorie superiori come Christian Miani, già nazionale U21 ed
ex giocatori dell’YB come pure a giocatori di altre squadre. Il loro atout sta
però nello straordinario spirito di gruppo, in un’elevata efficacia e in un’incrollabile
convinzione”.
A
proposito in che condizioni è lo Spitaker?
“È un campo
in sintetico vecchio con tanti granulati. Ed è anche piccolo (secondo notizie
dell’ultima ora il Breitenrain ha ripreso le trattative con l’YB che ora sembra
più disponibile a concedergli il Wankdorf, ndr)”.
Chiudiamo
con la domanda che forse non ti aspettavi: a quando Genesio e famiglia in
Ticino?
“… Sono
appena stato confermato, non ho un contratto a termine. Sono contento, anche
perché c’è stata una costante ed entusiasta collaborazione con la prima squadra.
Alcuni giocatori della rosa necessitavano di ritmo in un campionato così lungo,
noi gli abbiamo dato il giusto spazio facendo tutti contenti”.
Non hai
risposto alla mia domanda!
“Tranquillo,
non ho cambiato idea sin da quando giocavo nel Locarno…”.
Parliamo
un attimo della “notte magica”:
“All’Helvetiaplatz
c’era tantissima gente, non meno di 10 mila persone. È stata una grande festa,
organizzata il giorno stesso in tutti i dettagli appena venuti a conoscenza del
responso del San Giacomo”.
Un titolo
che lo Zurigo rincorreva da anni:
“Dal 2009, direi
che il merito non è solo della squadra ma di coloro che hanno partecipato alla
sua “costruzione”, mese dopo mese, anno dopo anno”.
André
Breitenreiter ci ha messo del suo:
“Chiaro, André
è un allenatore molto capace, ha grande carisma, è bravo sotto ogni punto di
vista. Il suo è stato un debutto tosto, ha effettuato con la squadra un
percorso da sogno. Sottolineo che alla base di questo successo c’è comunque un
capillare lavoro da parte di tutti”.
E Ancillo
Canepa pure…
“Eh si,
Canepa è un gentiluomo, un signore. Il presidente ha creato le premesse per
portare il FCZ al successo grazie anche al ruolo importante recitato da sua
moglie e dal direttore sportivo Marinko Jurendic: l’arrivo di Breitenreiter al
Letzigrund è in gran parte merito suo”.
Il
presidente ha buone spalle, sua moglie Heliane ne è il suo braccio destro a
quanto pare:
(Ride, ndr) “Non
so se Heliane sia il braccio destro o sinistro di Ancillo… i signori Canepa
formano anche loro una gran bella squadra!”.
E
Marchesano dove lo mettiamo?
“Beh, Anto è
un autentico leader. Nello Zurigo gli sono riconosciute le sue grandi qualità,
sia a livello calcistico che umane. È bravo ad assumersi la responsabilità in
ogni momento, ha un carattere forte e una spiccata personalità. Ed è una
persona amabile”.