E chi l’avrebbe mai detto? Il Lugano batte lo Young Boys (3-1) e torna alla vittoria dopo cinque giornate di digiuno.
A proposito di digiuno, il ramadan deve aver fatto bene ad Amoura, scatenato contro i bernesi. Due reti, tante azioni importanti e una fase difensiva insospettabile: è l’algerino l’uomo del match.
E nonostante la clamorosa papera di Saipi, i bianconeri hanno saputo reagire e mettere alle corde i gialloneri. Vincere contro l’YB nonostante una clamorosa controprestazione del proprio portiere non è facile.
È proprio il portiere la vera delusione della partita: sbaglia sul primo gol e poi si dimostra insicuro per tutta la partita. Fino all’espulsione a poco dalla fine per una pedata rifilata a Fassnacht.
Un cartellino rosso che adesso mette in discussione la sua presenza nella finale di Berna il 15 maggio.
Due giornate di squalifica sono ormai certe, così come la prima giornata da scontare direttamente mercoledì contro il Servette.  E poi? Il Lugano farà sicuramente ricorso e bisognerà vedere se ci sarà la possibilità di sfruttare questo escamotage.
Certo è che a questo punto Osigwe ritorna clamorosamente in gioco. Lui che era stato messo da parte dopo la partita contro il Sion, ora rischia di dover scendere in campo nella partita più importante dell’anno.
Detto della doppietta di Amoura, il terzo gol è opera di Haile-Selassie, che dopo una bella azione sull’asse Custodio-Lovric, chiude la partita con un bel cucchiaio.
Esce vincitore dal duello ticinese in panchina Mattia Croci-Torti, che batte così Matteo Vanetta.
Il Crus esce rinfrancato da questa partita: schiera una difesa a quattro che funziona, a parte un paio di sbandamenti nei minuti iniziali e con il suo 4-3-3 chiude bene gli spazi agli uscenti campioni svizzeri.
Insomma, in caso di assenza di Maric, ecco un’altra variante tattica che potrebbe essere adottata e che oggi ha dimostrato di funzionare.