Calcio
Milano è nel pallone
Inter e Milan si stanno giocando lo scudetto, una sfida che appassiona la città
Pubblicato il 08.05.2022 06:34
di Angelo Lungo
Lo sguardo è rivolto verso il continente, l'orizzonte è quello del Nord Europa. Spalle rivolte al Mediterraneo. Cammino spedito verso lo sviluppo, senza le pastoie romane. La storia di Milano è costellata di dominazioni, che si sono susseguite sin dalla sua fondazione. Ha vissuto di contaminazioni culturali. Un'espansione continua, incessanti cambiamenti. Le vicende contemporanee consegnano la definizione di unica e vera città italiana a vocazione europea. La capitale economica e finanziaria, che non aspetta il resto del Paese, corre veloce. E non conosce il declino di Torino o Genova: era il famoso triangolo industriale, quello del boom economico degli anni Sessanta.
Ma come cantava Dalla, i milanesi sanno anche ridere e divertirsi. Da settimane sono nel pallone. Inter e Milan sono in testa alla classifica e si giocano lo scudetto. È in atto una contesa avvincente, le acerrimi rivali conosceranno il loro destino, probabilmente, all'ultima giornata.
Il Derby del terzo millennio non è certo quello storico, che vedeva contrapposti: i “bauscia”, i tifosi interisti che provenivano dalla classe borghese; e i “casciavit”, i tifosi milanisti che appartenevano alla classe operaia. Ora tutto è mutato, le proprietà sono straniere, non hanno nessun radicamento nella città. A loro interessa il marchio.
Eppure la passione dei milanesi è enorme. Stadio San Siro sempre colmo, pienoni da oltre 70.000 spettatori e incassi record. L'Inter, dall'inizio della stagione, ha sfondato il milione di spettatori. Ma il Milan non è lontano da simili cifre. Un'autentica supremazia nazionale. Numeri impressionanti, seguono per distacco piazze come Torino, Roma e Napoli. Sembrerebbe un trasporto inedito, per una città etichettata come fredda. È come se il calcio fosse una variabile umorale, una deviazione rispetto alla consueta compostezza e operosità.
Luci di San Siro che, forse, sono destinate a spegnersi. I tempi reclamano un impianto moderno e funzionale. Anche se si costruirà un nuova casa, il tifo rimarrà intatto e viscerale. E i milanesi continueranno a offrirsi un diversivo esistenziale.