CALCIO
Il Lugano è veramente una squadra difensiva?
Alla vigilia della finale Le Matin ha analizzato il gioco dei bianconeri e ha scoperto che...
Pubblicato il 10.05.2022 09:08
di Red.
Lugano contro San Gallo, Croci-Torti contro Zeidler, difesa contro attacco.
È questo ciò che pensano tutti: delle due squadre e del loro modo di giocare.
Un calcio più sparagnino e attendista da parte del Lugano, più aggressivo e offensivo da parte del San Gallo.
È questa la fotografia che si intravede prima della finale di domenica 15 maggio al Wankdorf.
Ma è veramente così? E soprattutto, il Lugano è davvero una squadra difensiva? Addirittura, come diceva qualcuno, catenacciara? Sì, e no.
Se è vero che la presenza, come fa notare in un interessante articolo ieri Le Matin, di giocatori come Maric e Sabbatini, obbligano Croci-Torti a giocare un determinato tipo di calcio, è comunque giusto sfatare il mito di un Lugano che scende in campo soprattutto per non prenderle.
Innegabile che in certi momenti, per il motivo spiegato sopra, la linea difensiva si abbassi tantissimo, forse un po’ troppo. Ma andando a spulciare le statistiche emergono alcuni dati interessanti.
Iniziamo dal possesso palla. I bianconeri, con il 49,3%, sono al sesto posto di questa speciale classifica. Fanno meglio di Servette, Losanna, Sion e dei campioni svizzeri dello Zurigo! A dimostrazione che tenere la palla più dell’avversario non è sempre sinonimo di vittoria o bel gioco.
La squadra di Croci-Torti scende di una posizione (settimo posto) quando si parla di tiri in porta: con 11,13 tiri ogni 90 minuti, sono davanti soltanto a GC, Losanna e Sion. E addirittura, negli “expected goals”, ossia le azioni promettenti che potrebbero portare al gol, sono dietro anche al GC.
Facendo però un confronto con la scorsa stagione, si nota come la squadra sia notevolmente migliorata. Più reti segnate, più occasioni create, più possesso palla (anche grazie alla posizione di Lovric davanti alla difesa) e più palloni giocati nell’area di rigore avversaria. Insomma, con il Crus qualcosa è cambiato. In meglio.
Se invece si analizza la fase difensiva, ecco che il Lugano fa parte dell’eccellenza della Super League. I bianconeri sono secondi (dietro allo Young Boys) nella speciale classifica per tiri pericolosi concessi agli avversari. Significa che la difesa è brava a “sporcare” le conclusioni avversarie, renderle meno insidiose per il portiere. E anche questo è un grande pregio.
Ci sono, a corredo di tutto ciò, le idee del mister. Detto della nuova posizione di Lovric, che da vero regista tocca molti più palloni e permette una migliore fluidità di manovra, sabato ha spiazzato tutti il ruolo di Lavanchy, schierato a centrocampo, vicino a Lovric e Sabbatini. Croci-Torti lo ha paragonato, per modo di giocare, al tedesco Lahm. La mossa ha dato i frutti sperati: Lavanchy ha saputo interrompere le linee di passaggio bernesi e spesso si è posizionato più alto per effettuare il pressing sui difensori bernesi.
A questo punto, e analizzate tutte queste varianti, ecco che sarà estremamente interessante capire che tipo di partita vorrà proporre Croci-Torti domenica nella finalissima.
Il San Gallo, per modo di giocare, sembra meno camaleontico, decisamente abbarbicato al suo (unico) modo di giocare, e questo potrebbe essere un vantaggio per i bianconeri.
Il Crus lo sa e farà di tutto per rendere la vita difficile al suo omologo Zeidler.
(Sandi Lovric, nella foto Zocchetti)