CALCIO
Dov'è finito Stefano Guidotti?
Il 22.enne centrocampista del Lugano non ha ancora giocato una partita ufficiale in questo 2022
Pubblicato il 12.05.2022 07:59
di L.S.
Dov’è finito Stefano Guidotti, uno delle promesse più fulgide del calcio ticinese?
Il 22.enne centrocampista del Lugano non gioca una partita ufficiale dal 19 dicembre dello scorso anno. Dopo un’amichevole a inizio 2022, ha dovuto alzare bandiera bianca.
Il fastidio al tallone, che lo perseguitava da troppo tempo, era diventato insopportabile.
Infiammazione, borsite e una lesione qua e là: in sostanza il morbo di Haglund.
Operato a Basilea tre mesi fa, Stefano si è sottoposto a lunga e paziente rieducazione e da qualche giorno è tornato a correre.
Non è stato un periodo facile, vero?
“Proprio così. Da una parte la lunga fisioterapia, dall’altra restare fuori e non poter dare una mano ai compagni. Era bello vederli vincere, certo, ma tutto ciò aumentava anche la mia voglia di tornare in campo”.
La ripresa dev’essere lenta e progressiva.
“Sto aumentando ogni giorno i carichi di lavoro e il ritmo della corsa per capire come reagisce il tendine. Avverto che è ancora un po’ infiammato e perciò devo fare un grande lavoro di allungamento”.
La stagione ormai è finita, ma la prossima?
“La speranza è quella di potermi presentare a giugno in discreta forma. Magari non sarò ancora pronto a giocare dal primo giorno, ma se andrà avanti così spero di poter tornare presto in campo. D’altronde se il mio corpo in questi anni ha reagito così, devo semplicemente accettarlo. Importante adesso è restare tranquillo e non mettermi troppa fretta”.
Intanto però c’è un contratto in scadenza. Prolungherà o tenterà un’altra avventura?
“In questo momento non escludo nulla. A Lugano sono sempre stato benissimo e perciò resterei volentieri, ma abbiamo deciso di rimandare ogni discorso dopo la finale di Coppa. Certo, non dovessi rimanere qui, anche un’esperienza fuori dal Ticino potrebbe farmi bene”.
Intanto domenica c’è la finale di Coppa contro il San Gallo.
“Partirò sabato per raggiungere i compagni e star vicino alla squadra. Questa finale la sento un po’ anche mia, anche se l’ultima partita che ho disputato in Coppa è stata contro lo Xamax”.
Croci-Torti ha spesso pronunciato il nome di Guidotti durante le conferenze stampa. Il mister non ha mai nascosto che quest’assenza è pesata parecchio.
“Lo ringrazio per le parole che ha speso per me. Con il Crus ci conosciamo da tanto tempo e so che ha fiducia in me e perciò il non avergli dato una mano mi dà ancora più fastidio. Sapere però che gli sono mancato mi fa enormemente piacere”.
A proposito di finale: che partita sarà domenica?
“Sarà una partita molto complicata, il San Gallo è un’ottima squadra e l’ha dimostrato in questo girone di ritorno. Ma in Coppa non ci sono favoriti, tutto viene rimescolato e il Lugano ha dimostrato in questo campionato di essere una grande squadra che nei momenti clou non tradisce. E poi sento tanta voglia di portare a casa la Coppa. Sappiamo che vincere un trofeo è per tutta la vita”.