CALCIO
A Ginevra una bella iniezione di fiducia
I bianconeri pareggiano con il Servette e ora si preparano per la finalissima di domenica
Pubblicato il 12.05.2022 10:02
di Silvano Pulga
Cosa rimane della partita giocata a Lancy, mercoledì sera? Rammarico (subire il pareggio all'ultimo minuto fa sempre male, anche se i Grénats, pochi istanti prima, si erano mangiati abbastanza clamorosamente il gol del pareggio), consapevolezza di aver offerto una buona prestazione, nonostante le tante assenze per infortuni e squalifiche, anche se sul piatto va messa la prova piuttosto opaca degli avversari i quali, soprattutto nella prima frazione, hanno esibito ritmi da torneo balneare.
Legittima, comunque, la soddisfazione del Crus: le seconde linee hanno offerto la prova richiesta, perlomeno a livello di voglia anche se non tutti hanno, giocoforza, il ritmo partita. Però sicuramente, non si è vista una partita parente di quella di Losanna, come magari qualcuno temeva. Vero che ci hanno messo del loro gli avversari, come scrivevamo sopra. Ma che fosse un altro Lugano, come atteggiamento mentale, è apparso evidente. Giusto, quindi, che lo staff tecnico sorrida: il messaggio sta passando in modo corretto, con la squadra che sta arrivando a Berna nel migliore dei modi. Non sappiamo, ovviamente, se basterà: ma i sorrisi sul volto di tanti protagonisti ci dicono che la tabella di marcia sta venendo rispettata. Poi, se gli altri saranno più bravi, applausi e complimenti, ovviamente.
Peccato per com'è finita: vincere avrebbe consentito di mantenere il fiato sul collo dello Young Boys al quale ormai, vista la differenza reti, basterà fare solo un punto in due partite per guadagnarsi l'Europa. Però ci si potrà accontentare di scendere in campo, domenica, precedendo in classifica il San Gallo che, neppure due settimane fa, era arrivato addosso ai sottocenerini. All'atto pratico non conterà nulla, ma sarà comunque una piccola spinta psicologica. Il dato di fatto è, infatti, che i biancoverdi, opposti a due squadre che li precedevano in classifica, sono caduti, incassando tra l'altro 6 gol in due gare, e mettendone a segno solo 2. Bisognerà capire se questo sia dipeso dalla testa già sulla partita di domenica, da stanchezza, o altro. Però, sicuramente, sono cose che qualche sicurezza te la tolgono: pensiamo a come stavano, invece, le cose dieci giorni fa, sotto quest'aspetto. Domenica sarà, anche e soprattutto, una sfida di nervi. Se è vero che, nello scontro diretto, gli uomini di Zeidler sono usciti vincitori, queste ultime due giornate ci hanno fatto vedere un Lugano in crescita e un San Gallo in flessione. Poi, naturalmente, partite come quelle di domenica sfuggono a ogni pronostico, e il fischio d'inizio cancella tutto quanto. Però (e chi ha giocato a calcio lo sa), sulla base di come vanno le cose, vengono fuori paure, dubbi e angosce che pensavi di aver lasciato nello spogliatoio. E viceversa, naturalmente. Poi ci sono quelli forti dentro i quali, al di là di tutto, anche davanti alle circostanze avverse, si portano dentro sicurezze interiori loro che vanno oltre le ciò che accade nel tempo e del luogo. Noi, per esempio, diciamo che un giocatore, a Lugano, che in questo momento ha dentro tutto questo, è Lovrić, che anche ieri è andato a cercare il gol esibendo, appunto, quella sicurezza sui propri mezzi tecnici che lo rende, in questo momento, il giocatore in più della formazione ticinese. Ma a noi è piaciuto parecchio anche Belhadj il quale, oltre al gesto tecnico della rovesciata che si è stampata sulla parte inferiore dell'asta, nella prima frazione, ha fatto vedere qualità e quantità. Sulla prestazione di Osigwe, bisogna dire che non è stato troppo impegnato, ed è stato battuto su due rigori, peraltro calciati molto bene. Certo, una sua uscita a vuoto, nella quale ha mancato del tutto la presa, ci ha fatto sobbalzare: ma, del resto, era accaduto anche a Saipi sabato sera, in occasione del gol di Camara. Comunque vada a finire, quindi, servirà fiducia, da parte di tutti. Ha detto bene il Crus, a fine partita: da settembre a oggi il gruppo ha fatto un percorso nel quale ha dimostrato di potersela giocare con tutti, senza mollare mai, e cercando il risultato e il gioco. A oggi, questo significa 51 punti in graduatoria e la finale di Coppa svizzera a fine settimana, ottenuto attraverso un percorso dove non sono mancati avversari di spessore. Alla fine si tirerà la riga, come diceva Renzetti: però, che sinora si sia visto tanto, e di buona qualità, è un dato di fatto. 
(foto Cdt)