CALCIO
C'erano una volta tre portieri...
In attesa dell'effetto sospensivo, a Lugano la situazione dei numeri uno si è complicata
Pubblicato il 13.05.2022 09:09
di L.S.
C’era una volta il Lugano che aveva tre portieri, tutti bravi, tutti affidabili.
Uno spreco si diceva. Nessuno in Super League può vantare tre portieri di simile caratura.
Baumann, in scadenza di contratto a giugno 2022, è addirittura il numero tre, è finito in tribuna. Un lusso eccessivo, colui che era considerato l’uomo mercato della rosa del presidente Renzetti ai margini. Da non crederci. Lo voleva la Salernitana, prima dell’infortunio in amichevole contro il Lecco quasi due anni fa. Da quel giorno non è più stato lo stesso.
Tra un mese gli scadrà il contratto, intanto sta facendo il possibile per eventualmente essere in panchina domenica nella finalissima. Un infortunio lo ha tenuto ai margini per lungo tempo ma se dovesse veramente esserci bisogno, lui risponderà presente. Quattro anni in bianconero non si cancellano facilmente.
Come lo farà anche Osigwe, in bianconero da due stagioni. Arrivato dal Kriens, era riuscito a diventare il titolare, scavalcando Baumann.
Ma sia Baumann che Osigwe lamentavano sempre qualche acciacco fisico e la società, in primis mister Croci-Torti, voleva certezze. Voleva un portiere su cui poter contare.
Ecco che a settembre, dallo Sciaffusa arriva Saipi, giovane di belle speranze, portiere addirittura dell’Under 21 elvetica. Arriverà per fare il terzo, per crescere e maturare esperienza. Sarà il portiere del futuro.
Mai previsione fu più sbagliata. Saipi fu gettato nella mischia a fine ottobre e da quel momento divenne intoccabile. Il Lugano aveva trovato il portiere del presente e del futuro.
Saipi numero uno, Osigwe l’affidabile, numero due e Baumann, spesso infortunato, era ormai diventato soltanto uno sbiadito ricordo.
Sembrava tutto tranquillo, tutto sereno, fino a un mese fa, quando durante un Lugano-Sion, Osigwe, schierato per l’infortunio di Saipi, visse una giornata da incubo.
Dieci giorni più tardi arrivava la Coppa svizzera e l’attesissima semifinale contro il Lucerna. Croci-Torti ci pensa, ci ripensa e alla fine che fa? Dice a Saipi che toccherà a lui, nonostante finora, in Coppa, avesse sempre giocato Osigwe.
Saipi para due rigori, disputa una grande partita. È tra gli eroi assoluti.
Rebus risolto. La finale la giocherà lui. A questo punto non ci sono più dubbi.
Fino a sabato scorso, quando durante la partita contro l’YB, Saipi rifila una pedata a Fassnacht e si fa espellere. Due giornate di squalifica, da scontare nelle prossime due partite. La prima già scontata mercoledì a Ginevra contro il Servette, la seconda domenica nella finalissima.
Il Lugano però non ci sta e mercoledì sera inoltra ricorso, spera nell’effetto sospensivo e di poter schierare così Saipi.
Di Osigwe, vista anche la partita di Ginevra, non ci si fida più come qualche mese fa.
Insomma, c’erano una volta tre ottimi portieri, a cui chiunque avrebbe affidato a occhi chiusi la porta per la finale.
A oggi, uno spera nell’effetto sospensivo dopo la disastrosa prestazione contro lo Young Boys, l’altro è tutt’altro che in forma e il terzo, spera di recuperare eventualmente per la panchina.
La vita, anche tra i pali, cambia velocemente.