CALCIO
Ragazzi che non tradiscono mai
Croci-Torti aveva fiducia nella sua squadra: non si sbagliava. Lugano ora in Conference League
Pubblicato il 15.05.2022 15:26
di L.S.
Si concedono tutti, con foto ricordo, interviste e l’inevitabile alzamento della Coppa.
Volevano restare nella storia e ce l’hanno fatta.
Ragazzi incredibili, dal primo all’ultimo. Anche Maric, che non ha potuto giocare per un infortunio, ma che sembrava un allenatore aggiunto in panchina.
Alla fine ha giocato Saipi, com’era normale che fosse.
Un gol in cui forse, ma diciamo forse, sarebbe potuto uscire, fare un passo in più avanti.
Ma oggi sono bazzecole.
Insuperabili Daprelà e Ziegler: a loro veniva chiesto di supplire all’assenza di Maric. Lo hanno fatto in maniera perfetta, senza una sbavatura.
Lovric lo aveva promesso al Crus: prima di andare via ti porto la Coppa. Detto fatto.
Anche oggi un’altra grande prestazione. Può andare in Italia con la consapevolezza di essere un giocatore diverso, più maturo, più forte.
Capitan Sabbatini, emozionato e nascosto dietro qualche compagno al momento di alzare la Coppa, in queste ultime partite gioca da gregario: è meno lucido del solito ma anche oggi ha disputato una partita di grande intelligenza. È sempre presente, laddove c’è bisogno. Con le sue giocate, con le sue parole. Infinito.
E Custodio? Cosa vogliamo dire di questo ragazzo che non si sa se resterà a Lugano.
Non c’è l’accordo con la società. Peccato. Oggi ha dimostrato di essere un grande giocatore, un professionista incredibile. Dove lo metti gioca e segna. Sì, segna. Poteva farne due.
Il suo gol, quello del 2-1, ha forse la differenza. Sarebbe bello che fosse il gol del rinnovo di contratto. Ci piace pensarlo. Vedremo se sarà così.
Lavanchy viene schierato ancora a centrocampo, come contro lo Young Boys, ma un po’ più a destra, nel 4-4-1-1 del Crus, che ama sorprendere i suoi avversari. Un’altra genialata del mister, che non sbaglia un colpo. Numa lascerà Lugano, lo sappiamo. Andrà a Sion e nel calcio ci sta. Mancherà, per le sue capacità e la sua umiltà. Ha fatto tanto per il Lugano, non verrà dimenticato.
E Bottani? Alla fine si toglie un sassolino dalle scarpe, che ignoravamo avesse. Parla di rivincita verso le malelingue. Non si sa chi siano e soprattutto cosa gli abbiano detto (o scritto) di male. Ma oggi non stiamo qui a sottilizzare. È un gran bel giocatore, e anche oggi, in una giornata non facile, in cui il San Gallo sembrava avere occhi solo per lui, ha graffiato da campione vero. La sua zampata ci voleva. Era giusto così.
E poi Celar, che segna, regala assist, è una spina nel fianco di tutte le difese. Un giocatore cresciuto tantissimo in questi mesi, che potrà ancora dare soddisfazione a questo club e che tra qualche anno, nemmeno tanti probabilmente, vedremo su altri palcoscenici.
A proposito di altri palcoscenici, il Lugano è in Conference League. Certo, bisognerà passare attraverso gli spareggi, ma il solo fatto di essere ancora presente a un sorteggio europeo, è qualcosa di affascinante.
Lo merita anche la nuova società, che ha salvato il Lugano da una situazione difficile e lo ha portato in salvo. E che soprattutto ha avuto la grande intuizione di affidare la panchina a Croci-Torti.
Colpo di genio, fortuna, intuito? Non si sa. Alla fine è stata la scelta giusta, perfetta. È ciò che conta, il resto sono soltanto parole. La fiducia, come dice il Crus, la si dimostra con i fatti.
E oggi di fatti il Lugano ne ha… fatti tanti.
(Nella foto Putzu, il gol del 2-1 di Custodio)