Il Paradiso
ha fatto la sua parte andando a sconfiggere il Thalwil che rimane una possibile
preda del Team Ticino, sempre in ritardo di due punti. Antonio Caggiano parla di
missione compiuta parzialmente in quanto i ragazzi di Ludovico Moresi non sono
riusciti ad arrestare la marcia vittoriosa del Baden che incalza i biancoverdi
a un solo punto (nell’ultima giornata è in programma la partitissima all’Esp).
Caggiano dopo la battuta d’arresto di settimana scorsa (1-2 dall’Eschen/Mauren)
è naturalmente felice e contento che i ragazzi abbiano staccato il biglietto
per le finali a due giornate dal termine. Lui che i biglietti del Wankdorf li aveva
già staccati da una settimana per vedere dal vivo come ci sottolinea, il FC… Croci
Torti: “È stato veramente qualcosa di fantastico, già sabato c’era un gran
movimento di tifosi per le strade e nei bar-ristoranti di Berna. Per non dire
domenica! Fuori dallo stadio ho visto centinaia e centinaia di ticinesi provenienti
da tutto il cantone: un bellissimo ambiente anche per quei tifosi che si sono
portati dietro l’intera famiglia. Anche il nostro bimbo di 8 anni si è
divertito un mondo. È stata veramente una giornata di sport, di quello vero,
una domenica che ti fa venire la voglia di andare allo stadio”. Sulla partita:
“Abbiamo assistito a una finale grandiosa, un trionfo del FC Croci Torti! Il
San Gallo non è mai entrato in partita, erano tutti stravolti a fine partita,
compreso il loro presidente (Matthias Hüppi, ex telecronista)”. Detto tra noi, c’è
da augurarsi che l’entusiasmo travolgente che si è acceso al Wankdorf per poi
trascinarsi sino alle ore piccole in Piazza Riforma al rientro delle migliaia
di tifosi (tra cui tanti ex, un bellissimo segnale!) e dei superlativi attori resti
vivo per un bel po’, non come accadde dopo la vittoria del Lugano di Roberto
Morinini in Coppa Uefa a San Siro contro l’Inter nel 1995. Ancora Caggiano:
“Sono convinto che un atto d’amore’ così autentico e appassionato non si
spegnerà. Anche sul piano politico questa vittoria deve per forza incidere
affinché la città acceleri i lavori per il nuovo stadio. Il fatto di avere
riportato la Coppa in Ticino, di nuovo a Lugano dopo ben 29 anni, spero possa
incrementare l’affluenza allo stadio, sarebbe infatti triste continuare a
vedere al Cornaredo i soliti 2500 spettatori (media attuale, 2808 – la peggiore
di Super League! – Ndr). Non dico che al Wankdorf il nostro pubblico abbia fatto
da dodicesimo uomo in campo, però c’è mancato pochissimo!”. Insomma, sulle onde
di ‘Domenica è sempre domenica’ come cantava tantissimi anni fa Mario Riva,
sulle rive del Ceresio oggi c’è tutto per aprire un ciclo. Su questo trionfo si
deve ragionare a fondo (possibilmente non a lungo). E anche costruire.
Intanto,
come detto, il Paradiso ha mantenuto 1 punto di vantaggio sul Baden. Mister Cocimano,
che si è riguadagnato la totale fiducia del presidente, avendo potuto
recuperare un paio di giocatori acciaccati, Russo e Becchio, ha dato un avvio
deciso alla partita (gol di Daniele Russo al nono minuto, nella ripresa rigore
di Becchio e rete di Calic) e tutto è funzionato al top: “Ho sempre detto che
siamo una squadra temprata nell’acciaio. Adesso la partita con il Baden è
decisiva solo per il primo posto. A giochi fatti ammetto che se non ci fossimo qualificati
dopo un simile campionato sarebbe stato un grande dramma”. Sabato al Pian
Scairolo sarà ospite il Gossau, la U21 del Team Ticino andrà nel Liechtenstein ad
affrontare l’ultima della classe, il Balzers che si è improvvisamente
risvegliato dal lungo torpore vendemmiando (7-3) contro l’Uzwil. Dal Principato,
in un momento “storico” come questo, non devono assolutamente giungere brutte
notizie!