Che significa essere Anziani
Ascolta i miei pensieri, senti le mie emozioni
Il tempo scorre, ma le parole e i sentimenti non hanno età
Pubblicato il 02.02.2021 08:06
di Angelo Lungo
Heidi Bontadelli opera con gli anziani da oltre 20 anni, attualmente è responsabile per la Svizzera italiana del Metodo Validation, tiene corsi di formazione e di divulgazione. Ecco le sue opinioni, su alcune problematiche, che riguardano questa fascia d’età.
 
Che significa essere Anziani? 
"Significa entrare in una fase molto delicata della vita. È necessario essere pronti e preparati. Ci si trova confrontati con una serie di perdite cognitive, fisiche, sociali e psicologiche. Il rischio è quello di farsi travolgere dallo smarrimento del proprio “ruolo”, ad esempio quando da lavoratori si diventa pensionanti, si può incorrere nella sensazione di sentirsi sminuiti. Eppure è un momento che offre notevoli potenzialità, si tratta di persone che hanno tanto da dire, la loro saggezza non dovrebbe essere dispersa, il loro vissuto andrebbe raccontato e rispettato".
 
Cosa si intende per Disorientamento?
"Partiamo dal presupposto che non è una patologia. È una riduzione della consapevolezza di se stessi e della realtà esterna. Si va nel passato per riviverlo nel presente, e si genera una confusione. Si determina uno scompenso perché le perdite non sono state accettate. Il tentativo è ritrovare un ruolo, sentirsi di nuovo utili e soddisfare un bisogno, si vogliono di nuovo provare delle belle sensazioni. Il passato è come ritornare a “casa”, un luogo sereno e sicuro".
 
E il metodo Validation? 
"Si basa sulle intuizioni di Naomi Feil una gerontologa di origine tedesca. Validation significa accompagnare, dichiarare valido. È necessario considerare che dietro ogni comportamento umano c’è una motivazione. Gli anziani disorientati vanno capiti e accettati. I conflitti irrisolti, un bisogno non soddisfatto riemergono, quindi è importante ridurre l’ansia, riconoscere la dignità di una persona, aumentando l’autostima. Lo scopo non è quello di correggere un comportamento, ma quello di capire quello che stanno provando".
 
In base alla sua esperienza quanto lo ritiene efficace?
"La memoria delle emozioni rimane indelebile, i sentimenti non invecchiano. Gli anziani cercano di risolvere quelle situazioni a cui non sono riusciti a dare una soluzione. Bisogna ascoltarli, farli esprimere: se sono tristi accompagnarli, e non consolarli. Fondamentale è creare un clima di fiducia, e fargli ricordare tutto quello di buono che sono riusciti a fare. E attraverso l’empatia condurli a vedere i colori della bellezza, che c’erano e ci possono ancora essere".