CALCIO
Una promozione che costa quasi 3 milioni di franchi
I granata hanno ricevuto la licenza e l'anno prossimo giocheranno in Challenge League
Pubblicato il 20.05.2022 16:40
di L.S.
Il Bellinzona è in Challenge League! È questa la notizia che una parte del Ticino calcistico si aspettava. Dopo la Coppa del Lugano, un altro gran risultato in una settimana da incorniciare per il nostro calcio.
Che i granata fossero a un passo dalla promozione lo si era capito due giorni fa, quando il Breitenrain aveva deciso di ritirare il ricorso e rinunciare di fatto a salire in Challenge League.
Con il Chiasso, che per i problemi legati ai suoi investitori non aveva presentato le garanzie economiche che la Swiss Football League (SFL) gli aveva chiesto, i granata erano rimasti gli unici a possedere i requisiti necessari a effettuare il grande salto.
Merito del patron Pablo Bentancur, che si è speso con grandi energie per questo progetto, e di Gabriele Gilardi, amministratore unico del club e grande esperto di licenze dai tempi del FC Locarno, abile anche stavolta a destreggiarsi in una marea di regole e richieste.
Si parla di una garanzia che sfiora i tre (!) milioni di franchi messa dal club per potere staccare la licenza: una cifra che non ha paragoni con quella degli anni passati e che ribadisce, semmai ce ne fosse bisogno, la severità della SFL nei confronti delle candidate a entrare nel novero delle 20 squadre più importanti del paese.
Un successo che non è arrivato, almeno per il momento, sul campo, ma che non deve per questo sminuire il traguardo di un club che ha dimostrato di essere pronto a tutto per ritornare laddove merita di stare, per storia e blasone.
Ora sarà interessante capire che squadra vorrà allestire il Bellinzona per la prossima stagione. Perché se è vero che pensare di puntare alla Super League potrebbe risultare eccessivamente ambizioso, è anche vero che l’appetito vien mangiando.
Adesso comunque è il momento della festa, o almeno di tirare un sospiro di sollievo: per il resto c’è ancora (un po’) di tempo.
(Foto Zocchetti)