HOCKEY: IL PRESIDENTE SI RITUFFA IN POLITICA, AL GIOVANE SERVE UN CONSIGLIO
Il compleanno di Dante, il "progetto" di Lombardi, a Pezzullo dico che...
Analisi del momento del nostro hockey con un occhio anche fuori dalla pista
Pubblicato il 02.02.2021 08:39
di Roberto Mazzetti
In questa particolarissima stagione è interessante vedere come dirigenti, allenatori e specialmente giocatori siano riusciti ugualmente a proporre delle partite stimolanti; alcune squadre faticano più delle altre, ma le ticinesi pur a fasi alterne, confermano i presupposti d’inizio stagione.
Le partite, anche se sdraiati sul divano zappando da uno stadio all’altro e magari con qualche cioccolatino di troppo e senza la birretta della buvette, sono piacevoli e scorrevoli; chiaro dal punto di vista tecnico manca la costanza del risultato, ma penso che mentalmente per i giocatori non sia sempre semplice entrare nell’arena con l’adrenalina al massimo e con la gioia e il piacere di giocare serenamente.
L’Ambrì fedele al suo motto, basato su semplicità e lavoro, ha proposto un hockey aggressivo, influenzato da alcuni errori che hanno portato alla perdita di qualche punto, ma la classifica attuale può soddisfare i tifosi biancoblù. Vedremo in futuro come sopravviveranno all’ennesima quarantena, se allenandosi (in una bolla) perderanno il buon ritmo che avevano trovato nelle ultime partite. Positivo l'inserimento di Brendan Perlini, che darà la possibilità allo staff tecnico di completare il gruppo, visto l’enorme numero di infortunati.
Mi ha invece un po' deluso l’atteggiamento di Rocco Pezzullo, che ottimo sul ghiaccio,  in un’intervista afferma: ”Sto ragionando sulla  ripresa degli studi, l’anno prossimo, ma non ne sono ancora sicuro, la voglia di ritornare a lezione non è esattamente alle stelle: Sono davvero indeciso, a 19 anni è così.”
Spero per Rocco che trovi una persona in gamba, ed in Valle ce ne sono, che lo incoraggino ad investire in sé stesso, non solo dal punto di vista sportivo ma anche da quello professionale e legga il libro di Fulvio Sulmoni “Piacere d’averti conosciuto”, per avere una conferma di cosa possa essere importante investire nell’extra sportivo. Coraggio .... se vorrà Fulvio potrà aiutarlo.
Il Lugano, dopo il periodo di cinque sconfitte in sei partite, con un rimpasto delle linee e richiamando alcuni atleti dai Rockets è riuscito a rimontare la china vincendo le ultime quattro gare. La prestazione degli stranieri non sono state sempre all’altezza della situazione, Arcobello ha forse sentito il peso della responsabilità e non è riuscito a trovare la costanza che gli si richiedeva; in difesa Tim Heed nel momento del bisogno ha sempre risposto presente, realizzando reti pesanti.
Positiva l’integrazione d’alcuni giovani da parte dello staff tecnico: mi sono particolarmente piaciuti i difensori Nicolò Ugazzi e Alessandro Villa, che sono sulla buona strada…ma non devono illudersi d’essere arrivati.
I due presidenti in questo periodo hanno avuto atteggiamenti opposti, Vicky Mantegazza poco appariscente sulla scena pubblica mentre Filippo Lombardi, sempre in lieta attesa della nuova pista, ha la possibilità d’infiammare ulteriormente il derby, nel proporsi candidato al municipio di Lugano.
Piacevole la diatriba negli scorsi giorni sulle righe del CdT, tra i due linguisti Alessandro Petralli  e Aurelio Sargenti  sulle potenzialità di Filippo Lombardi di concepire un altro progetto sportivo in poco tempo ….ai posteri l’ardua sentenza… ma ai due chiederei, visto la ricorrenza del settecentesimo anniversario della morte di Dante, di situare i due presidentissimi  e magari anche l’ecclettico Angelo Renzetti nei vari gironi della Divina Commedia. 
Le preoccupazioni per entrambi non mancano e vista la quasi impossibilità dei tifosi di frequentare gli stadi, avendo pagato l’abbonamento, essendo in periodo di dichiarazioni fiscali e con il consenso dei politici, perché non chiedere che lo stesso possa venir dedotto dalle stesse come una donazione?