CALCIO
"Una gioia inattesa: ora la Super League, poi spero il... Lugano"
Parla Eris Abedini, promosso ieri sera con il Winterthur: il centrocampista ha un sogno nel cassetto
Pubblicato il 22.05.2022 09:06
di L.S.
La vittoria più bella, perché inaspettata.
La sconfitta dell’Aarau, la vittoria contro il Kriens. Una combinazione micidiale che manda il Winterthur direttamente in Super League.
Difficile da prevedere: diciamo una sorta di miracolo.
Il ritorno da Kriens, la festa in piazza a Winterthur, qualche oretta in discoteca con i compagni e verso le sei del mattino a dormire un paio d’ore. Adesso un ultimo pranzo con la squadra poi il rompete le righe.
Per Eris Abedini, 23 anni, cresciuto nel Team Ticino, poi a Lugano e Chiasso, una notte indimenticabile, di quelle che non fanno sentire la stanchezza.
“Quando a gennaio sono andato al Winterthur mi sono subito reso conto che la squadra era forte: ero certo che avremmo lottato per andare in Super League. Ultimamente, dopo un paio di pareggi contro Thun e Wil, avevamo paura di aver compromesso tutto e invece alla fine è andata bene”.
Difficile aspettarsi un regalo del genere da parte del Vaduz, vero?
“Noi ieri siamo entrati in campo pensando a vincere la partita e onestamente credevamo di doverci giocare lo spareggio. Era quello il nostro obiettivo. Mai più avremmo pensato che l’Aarau potesse addirittura perdere in casa. Agli argoviesi bastava un pareggio e davanti a ottomila persone ero convinto che ce l’avrebbero fatta”.
In campo eravate al corrente di ciò che stava succedendo al Brügglifeld?
“Sì, a bordocampo c’erano i compagni infortunati o squalificati che ci dicevano tutto. Dopo il secondo gol di Cicek abbiamo iniziato veramente a crederci, ma quando l’Aarau ha segnato, ho pensato che avrebbero ancora pareggiato”.
Hai ringraziato Mangiarratti, tuo allenatore ai tempi del Team Ticino?
“Certo, è stato uno dei primi a cui ho scritto. Gli avevo già mandato un messaggio in settimana dicendo che mi fidavo di lui e che gli avrei pagato una cena se ci avesse fatto questo favore. Alla fine l’ho ringraziato di cuore. Lui e la sua squadra sono stati veramente grandi”.
Dopo l’esperienza di Granada, non andata benissimo anche per colpa di un infortunio, a settembre Abedini si era trovato senza squadra.
“Devo ringraziare il Chiasso, soprattutto Bignotti e il mister Raineri per avermi ripreso e rilanciato. A loro devo un grande grazie se sono qui”.
Pronto per la Super League? Una Lega che tu già conosci…
“Sì, ho disputato qualche partita con il Lugano, ma non ero titolare e non sono riuscito veramente ad impormi. Ora però sono più maturo e voglio sfruttare questa grande occasione per mettermi in mostra dopo essere sparito un po’ dai radar”.
Cosa vuoi dimostrare?
“Voglio dimostrare al Lugano che hanno sbagliato a lasciarmi andare. È la mia città, la mia squadra e mi piacerebbe tornare lì un giorno. È questo il grande sogno. Ho gioito tantissimo quando hanno vinto la Coppa, ho mandato messaggi ai miei ex compagni. Sono stati bravissimi”.