CALCIO
Chiasso, il tuo calcio è come un rock
La squadra di Vitali strapazza il Breitenrain e adesso attende il derby con il Bellinzona
Pubblicato il 22.05.2022 21:59
di Enrico Lafranchi
Che bel Chiasso! Al Riva IV la capolista Breitenrain è crollata al cospetto di una squadra che era partita fortissimo buttando alle ortiche almeno tre palle gol in poco più di 10 minuti. Sul finire del primo tempo e in inizio di ripresa i bernesi si sono fatti preferire ma davanti a un portiere volante come Mitrovic (strepitoso, tre palle gol neutralizzate alla grande) i vari Konopek, Ciftci e Hurter sono rimasti impotenti. Negli ultimi 10 minuti sono stati di nuovo i rossoblù a mettere la freccia ed è stata un’esplosione di reti. Le hanno firmate Evans, Said e di nuovo il bomber francese dai 13 sigilli: la più bella, di testa, all’ultimo minuto di recupero.
Uscendo dallo stadio (come sempre un deserto che vive, 250 spettatori - ad esagerare – nonostante l’entrata gratuita, non ci resta che piangere) le note di una radiolina che emetteva il forte suono di un grande successo del “molleggiato”, ci hanno dato l’ispirazione per il titolo (lievemente parafrasato) di questo pezzo. Il Chiasso ha in effetti giocato a un ritmo rockeggiante per quasi tutta la durata della partita, a risentire del caldo sono stati soprattutto i bernesi. Probabilmente la loro efficienza atletica è stata minata negli ultimi minuti da 5 ore di pullman (un viaggio oltretutto problematico sul Gottardo). Un gran bel Chiasso, lo ripetiamo, da fare invidia alle due squadre che lo precedono in classifica (se ne sarà reso conto anche “Schälli”, ospite di riguardo del Riva IV).
“È prematuro sostenere che siamo i migliori – premette Andrea Maccoppi - lo dovremo dimostrare sabato prossimo”. Una seconda parte di stagione così lanciata in ogni modo non se l’aspettava nessuno: “Sono d’accordo, però la squadra è sempre la stessa salvo due giocatori che sono stati aggiunti alla rosa in gennaio. Vuol dire che necessitavamo di tempo affinché i più giovani captassero una mentalità professionista e capissero come si gioca a calcio a livello professionistico”.
Tutto vero ma una nota di merito ce l’ha indubbiamente Andrea Vitali che ha letteralmente stravolto squadra e gioco (il mister è dovuto rientrare urgentemente in Italia, ha perso il padre, gli trasmettiamo le nostre condoglianze). Dovessero partire, tanto per fare alcuni nomi, i big più appetiti (non solo in Ticino) come Maurin, Said e lo stesso Maccoppi (35 primavere sulle spalle, ma ancora tutto pepe e volontà) che Chiasso potremo aspettarci in agosto? “È chiaro che con una squadra di soli giovani è difficile che si possa fare qualcosa subito. È fondamentale quel mix giusto come ora. Purtroppo non ho nessuna idea di quello che succederà, neanche per quanto mi riguarda”. Per inciso diremo che Andrea oltre a tenere alla grande sino al 94’ ha rischiato seri guai fisici sull’effetto di un violento spintone da parte di un avversario che l’ha visto accasciarsi sul rettangolo di salto in lungo per alcuni minuti: “Ho battuto il fianco su una tubatura di ferro, mi è venuto a mancare il respiro, è andata bene”: momenti di suspense, è stato prontamente soccorso dai sanitari, per l’arbitro tutto ok, ha accordato una rimessa laterale al Breitenrain!, ndr). Le parole del capitano hanno un sapore di amarezza, ma potremmo sbagliarci visto che lo abbiamo avvicinato al triplice fischio finale. Con chi, meglio di lui, potremmo parlare dello stato d’animo dei giocatori in un momento in cui tanti uccelli di malaugurio dipingono di nero il futuro di società e squadra? “Sinceramente detto spero che non venga buttato all’aria tutto quello che si è creato in questi 6 mesi. Che sia la proprietà di adesso o un’altra è importante che qualcuno si accorga di quanto è stato fatto. Gli attuali proprietari se ne sono resi conto, ovvio, di avere creato un patrimonio che non è da depauperare”. Speriamo in bene, Aris Sörensen probabilmente si sente più “leggero” guardando al suo futuro. Pur essendo molto più giovane (classe 2001), non resta comunque indifferente alle problematiche odierne: “Sono giorni un po’ duri, ma dobbiamo continuare a dimostrare il nostro valore sul campo. Noi ci basiamo sui numeri e i numeri dicono che stiamo facendo molto bene”. Sul pomeriggio afoso (è già qualcosa che non si sia giocato alle 14…): “Il caldo era un’incognita in più per tutti, evidentemente siamo riusciti a gestirlo meglio. Magari il loro era anche un problema d’età, noi siamo tanto giovani. Ma penso che ci abbiamo messo anche qualcosa in più meritandoci i tre punti”. Sabato si va a Bellinzona, nonostante i giochi siano già fatti un derby è sempre un derby, vero?: “Verissimo. In campo scenderanno 11 leoni, proveremo a portare a casa altri 3 punti. Sarà sicuramente una bella partita, da giocare e da vedere”. Stai parlando da rossoblù o da ex che sta sentendo il richiamo delle campane della Collegiata? “No no, da rossoblù! Sono ancora un giocatore del Chiasso, per quello che sarà il futuro si vedrà…”. Deciderà un’estate che si preannuncia torrida? “Credo di sì ma adesso per me ci sono ancora due settimane e due partite. Con questa maglia!” – chiosa il nipote del grande Jörn.