La
Coppa del Mondo di sci va in pausa, per lo meno quella
femminile, o meglio, ci si ritira per alcuni giorni di respiro in
vista dei Mondiali delle prossime settimane a Cortina dopo l’ultimo
weekend di gare a Garmisch-Partenkirchen in Germania. Qui, al termine
di questa settimana, giostreranno ancora gli uomini. E proprio sulla
pista tedesca, la ticinese Lara Gut ha sbancato col doppio successo in
super-G, il quarto di fila in cinque gare, successi che la
catapultano dritta dritta nel gruppetto di favorit(issim)e, appunto
in vista dell’appuntamento iridato all’ombra delle Dolomiti,
sicuramente nelle discipline veloci con un occhio al gigante dove
l’abbiamo vista seconda due settimane fa a Plan de Corones.
Gut in
tedesco significa buono; e buona non è solo la sua posizione nella
classifica generale della Coppa del Mondo (seconda con 947 punti
contro i 989 della ceca Vhlova), buonissima è anche quella nella
graduatoria di super-G dove ha 195 punti di vantaggio sulla
connazionale Corinne Suter quando mancano due gare al termine (a
disposizione 100 punti a vittoria): cioè, ha doppiato tutte le
avversarie e si trova a cento metri dal traguardo.
Anche
il conto di Lara si trova in buona salute. Lo scorso weekend di
Garmisch le ha fruttato 90 mila franchi di premi gara da parte degli
organizzatori. In Coppa del Mondo, in linea di massima una vittoria
“paga” 45, il secondo posto 20 e il terzo 10 mila franchi. Certi
organizzatori come Kitzbühel (87 mila per la vittoria), da dove Beat
Feuz saluta e ringrazia, sono più generosi; insomma, se vuoi far
cassa, è consigliabile vincere... Nella graduatoria pecuniaria, Gut
si trova a quota 259 mila franchi, appena dietro alla Vlhova (263) e
davanti alla gigantista italiana Marta Bassino (229 mila). Hanno
ancora delle possibilità di arrotondare i bilanci quando la Coppa
del Mondo riprenderà dopo Cortina.
Ai
premi gara naturalmente si aggiungono i diversi bonus pagati dai
fornitori di materiale e dalla federazione nazionale nonché, a
seconda del contratto, anche dallo sponsor personale. Senza
dimenticare le medaglie “mondiali”, quelle olimpiche e, stagione
per stagione, le diverse coppe di cristallo.
Per
correttezza va comunque aggiunto il fatto che i premi degli
organizzatori sono sempre al netto, cioè dedotta l’imposta alla
fonte nel paese in cui si gareggia e che comunque si può recuperare.
E nel caso particolare di Lara Gut, ella potrà dedurre tutti i costi
che incontra siccome gestisce un team privato con del personale che
va pagato. Se piovono le monete – e questo, ammesse e non sempre
concesse le vittorie - occhio ai costi.
Prize
Money Standing – Coppa del Mondo femminile (in franchi svizzeri)
VLHOVA
Petra, SVK, 263'101.00
GUT-BEHRAMI
Lara, SUI, 259'091.00
BASSINO
Marta, ITA, 229'481.00
GOGGIA
Sofia, ITA, 224'804.00
SHIFFRIN
Mikaela, USA, 171'978.53
GISIN
Michelle, SUI, 148'624.00
SUTER
Corinne, SUI, 113'850.00
LIENSBERGER
Katharina, AUT, 104'129.52
LEDECKA
Ester, CZE, 93'050.00
BRIGNONE
Federica, ITA, 92'559.00