TENNIS
Agamenone perde la partita e una... enne
Al Roland Garros è andata in scena la sfida tra l'americano Mc Donald e l'italiano, vinta dal primo
Pubblicato il 24.05.2022 12:57
di Giorgio Genetelli
Allora bon, se è così tanto vale arrendersi anche noi poveri romantici. Se pure McDonald batte Agamenone, il tizio che già aveva vissuto qualche patema davanti a Troia per la cornutaggine del fratello, davvero è il momento del trapasso. Del resto, McDonald ha costruito un impero ben più grande di quello acheo, con qualche morto violento in meno in battaglia, ma molti di più per mano del vile Colesterolo, il dio delle ostruzioni. Il trono di Agamenone, già vacillante ai suoi tempi, ora è definitivamente perso in quattro set, una battaglia meno gloriosa e più dolorosa dei dieci anni a Ilio.
Probabilmente McDonald ha lasciato la Russia non per sanzionarla, ma perché vedeva scorci di immortalità nella sfida di Parigi contro l’Eroe omerico. Non è stata una tenzone ad armi pari, leggasi racchette, e l’intervento divino di Zeus a protezione del suo Eroe nulla ha potuto contro i cheeseburger a lunga gittata che l’altro scagliava direttamente dalla cucina, in un nugolo di patatine e ketchup.
Non è bastato ad Agamenone l’abbrivio da sbarco, l’effetto sorpresa come sotto le mura di Troia: 6-1 al primo set, forse perché la cucina di McDonald non aveva ancora scaldato piastre e forni. Nelle altre tre frazioni, la maggiore esperienza internazionale dell’americano nel gestire padelle e racchette (che in fondo sono la stessa cosa) ha fatto la differenza contro le palle tagliate dell’Eroe, commovente nell’appigliarsi alla forza mediterranea delle idee, ma soccombente nonostante l’orgoglio di un paio di vani break. Perdendo perfino una enne.
Parigi, che è sempre un po’ puttana come la cognata di Agamenone, ha salutato la vittoria di McDonald gettando al macero secoli di cucina raffinata per ingurgitare zampette di topo avvolte di cipolle petrolifere. È la fine di un’era, care signore e signori.