CALCIO
Il Paradiso non andrà in gita turistica a Baden
Il presidente Caggiano parte per la Sardegna: ha bisogno di staccare prima dei playoff
Pubblicato il 25.05.2022 04:52
di Enrico Lafranchi
Profondo rosso. Il Paradiso nelle ultime cinque giornate ha conquistato la miseria di 5 punti contro i 15 (!) del Baden che ha spodestato dal primo posto i ticinesi a una giornata dalla conclusione del campionato. Un ruolino di marcia da squadra di retrocessione, Caggiano lo urlava da giorni e giorni, sia ai ragazzi che al mister. Questioni tecnico-tattiche? Il presidente, ormai con i nervi tesi, non è in grado di fare un’analisi serena. E ne butta lì una: “Siamo cotti!”. Ma probabilmente si tratta di un giudizio precipitoso (ci sono di mezzo le finali, mancarle sarebbe un fallimento) ancorché ingiusto. La squadra ha fatto faville sino ad aprile, un buon motivo per correggere subito il tiro: “Sto scherzando…”. Ma poi esplode: “Eravamo in testa!”. Insiste nel dire che il Paradiso nelle ultime settimane ha giocato un ruolo di squadra da retrocessione. Come dargli torto? La Under 21 di Moresi – da inizio stagione nei bassifondi della classifica ma che andando a vincere a Balzers si è portata sopra la linea – di punti ne ha conquistati uno in più (6) battendo lo stesso Gossau che da Pian Scairolo se li è portati via tutti e 3, addirittura a suon di reti. “Un sabato nero, non trovo altre parole di fronte a un simile disastro”. Ci sono delle attenuanti, il presidente seppure arrabbiatissimo non se la prende con Cocimano costretto a rattoppare la squadra alla bell’e meglio: “Gli sono venuti a mancare giocatori di peso: Kabamba in difesa, Guarino e De Biasi davanti. Nando non ha colpe specifiche, però perdere così proprio non si può”. È anche vero che sino a qualche settimana fa Caggiano si diceva convinto che a Baden i ragazzi ce li avrebbe portati in gita turistica: “Visto il margine di punti a nostro favore non è sicuramente una partita che deciderà il campionato”. Ma il calcio è imprevedibilità, adesso il Paradiso rischia di farsi raggiungere anche dal Tuggen che nonostante un breve passaggio a vuoto ha messo in cassaforte un bottino di punti doppio (10). L’inaspettata batosta (l’attacco del Gossau è tra i più deboli del Gruppo 3), il Presidente non la digerisce: “Se giocheremo le finali con lo stesso atteggiamento di sabato torneremo subito a casa”. Domanda trabocchetto: atteggiamento sbagliato significa che avete regalato ai sangallesi la vittoria? “Ma per l’amor di Dio, abbiamo fatto di tutto per dare una mano a Moresi (vedi Thalwil, ndr), il fatto è che siamo per davvero cotti”. Intanto la lotta imperversa anche nella parte bassa della classifica. La Under 21 (24 punti) si gioca la salvezza al Cornaredo contro il Wettswil-Bonstetten, avversario tosto (migliore difesa del girone e seconda migliore dei tre Gruppi). Bisogna vincerla, non c’è altra via di scampo visto che il Thalwil (23) se la vede con il San Gallo II e il Gossau (25) affronta il Freienbach, altra compagine che ha già pronte le valigie per le vacanze.
Antonio, che cosa vi sta succedendo?
“È da un mese che lo sto dicendo a tutti. Più precisamente dalla sconfitta con l’Eschen/Mauren. È una questione di testa, di mentalità”.
Sicuro?
“Se siamo riusciti ad ammortizzare un mese così catastrofico vuol dire che qualcosa di straordinario lo abbiamo fatto”.
Come spiega questa involuzione?
“C’è stato un calo, non dico irreversibile, infatti lo possiamo ancora mettere a posto. Ma è vero che dopo l’Eschen ne abbiamo disputate altre di partite non alla nostra altezza”.
State correndo un grosso rischio:
“In effetti rischiamo di qualificarci solo come migliore terza, non è per niente rallegrante visto lo slancio con cui abbiamo disputato il campionato. Oltre le più rosee previsioni, ci tengo a sottolinearlo”.
D’accordo ma da prima classificata a terza migliore c’è una bella differenza:
“Pazzesco, però se battiamo il Baden il campionato lo vinciamo noi”.
Accompagnerà la squadra all’Esp?
“No, andrò in Sardegna. Ho bisogno anch’io di tirare un po’ il fiato”.
Le sta magari balenando l’idea di mollare tutto?
“Assolutamente no, ci mancherebbe. La mia dedizione al FC Paradiso è totale. Parlare è sempre facile, lascio che siano gli altri a farlo”.
Qualcuno ha messo il naso in casa sua?
“Alcuni professori di calcio ticinese, io di nomi non ne faccio (alla Mario Giordano…, ndr), Bordoli, Monti e compagnia bella dicevano di stare tranquilli, che io drammatizzavo, vedevo nero dappertutto. Ma mi facciano il piacere…”.
Sta pianificando qualcosa di grosso?
“È prematuro parlarne”.
È un Presidente contento o deluso?
“Preferisco rispondere che non voglio più passare un mese catastrofico come questo”.