CALCIO
Mou, provaci tu!
Questa sera a Tirana si gioca la finale della Conference League tra Roma e Feyenoord
Pubblicato il 25.05.2022 16:00
di Valentina Marchi
Tirana. Nella capitale albanese lo special one, l’uomo  che non deve chiedere mai, stasera è il più atteso. Jose’ Mourinho si appresta a giocarsi e sperabilmente vincere la sua prima finale. L’ultima e l’unica volta che Mourinho ha vinto in Italia lo ha fatto in nome dell’Inter a suon di triplete. Venne, vide e vinse. Il suo ‘ritorno’ era attesissimo, inevitabile. Stasera vediamo se è davvero “tornato”. In lui è riposta grande fiducia: naturale, perché la ragione è sempre di chi vince. E lui di ragioni ne ha almeno tre. Si parlava della sua Roma prima ancora che posasse piede a Ciampino. Si parla della sua nuova Roma almeno quanto delle altre big. ‘Non voglio la Roma di Mourinho, voglio la Roma dei romani’ disse. Quest’ uomo è la comunicazione fatta persona. Alla sua prima stagione in giallorosso già apostrofa i giocatori sul campo con il romanissimo ‘ahò ‘, detto tutto. Il mister portoghese è un uomo enigmatico che alterna i sorrisi agli occhi della tigre. La ferocia che trasmette ai suoi ragazzi servirà soprattutto stasera per graffiare gli olandesi del Feyenoord. Jose’ anche quest’anno ci ha regalato divertenti siparietti post partite in serie A, perché ha sempre qualcosa da dire e da ridire, con parole che lasciano il segno. Il suo linguaggio lapidario e sintetico con poche parole dritte al bersaglio si chiama carisma. Ecco perché la squadra della Capitale con questo leader sarà per questa notte, comunque vada, “caput mundi”, in testa a tutto. Una finale è sempre una finale e lui regala parole di miele ai suoi tifosi definendola “la più importante della mia carriera”. Ne sono fieri i tifosi romanisti che si aspettano qualcosa di nuovo sotto il sole dell’estate 2022: una coppa da alzare al cielo. In fondo l’avevamo capito tutti… che Jose’ Mourinho non è tornato per farsi un giro al Colosseo o lanciare una monetina nella fontana di Trevi. E’ qui per vincere. E allora… vamos!