Tirana. Nella capitale albanese lo special one, l’uomo che non deve chiedere mai, stasera è il più
atteso. Jose’ Mourinho si appresta a giocarsi e sperabilmente vincere la sua
prima finale. L’ultima e l’unica volta che Mourinho ha vinto in Italia lo ha
fatto in nome dell’Inter a suon di triplete. Venne, vide e vinse. Il suo
‘ritorno’ era attesissimo, inevitabile. Stasera vediamo se è davvero “tornato”.
In lui è riposta grande fiducia: naturale, perché la ragione è sempre di chi
vince. E lui di ragioni ne ha almeno tre. Si parlava della sua Roma prima
ancora che posasse piede a Ciampino. Si parla della sua nuova Roma almeno
quanto delle altre big. ‘Non voglio la Roma di Mourinho, voglio la Roma dei
romani’ disse. Quest’ uomo è la comunicazione fatta persona. Alla sua prima
stagione in giallorosso già apostrofa i giocatori sul campo con il romanissimo
‘ahò ‘, detto tutto. Il mister portoghese è un uomo enigmatico che alterna i
sorrisi agli occhi della tigre. La ferocia che trasmette ai suoi ragazzi
servirà soprattutto stasera per graffiare gli olandesi del Feyenoord. Jose’
anche quest’anno ci ha regalato divertenti siparietti post partite in serie A,
perché ha sempre qualcosa da dire e da ridire, con parole che lasciano il
segno. Il suo linguaggio lapidario e sintetico con poche parole dritte al
bersaglio si chiama carisma. Ecco perché la squadra della Capitale con questo
leader sarà per questa notte, comunque vada, “caput mundi”, in testa a tutto.
Una finale è sempre una finale e lui regala parole di miele ai suoi tifosi
definendola “la più importante della mia carriera”. Ne sono fieri i tifosi
romanisti che si aspettano qualcosa di nuovo sotto il sole dell’estate 2022:
una coppa da alzare al cielo. In fondo l’avevamo capito tutti… che Jose’
Mourinho non è tornato per farsi un giro al Colosseo o lanciare una monetina
nella fontana di Trevi. E’ qui per vincere. E allora… vamos!
CALCIO
Mou, provaci tu!
Questa sera a Tirana si gioca la finale della Conference League tra Roma e Feyenoord