CALCIO
Schällibaum: "Gara perfetta" - Vitali: "Futuro sconosciuto"
Il Bellinzona vince agevolmente il derby: animi opposti dei due allenatori
Pubblicato il 30.05.2022 08:38
di Enrico Lafranchi
Non è stato il derby che ci si aspettava, più per colpa dei rossoblù che non dei granata. Il Bellinzona si è portato dopo mezzora sul 2-0, in seguito ha per lo più badato ad amministrare il vantaggio delle due reti siglate da Mozzone, andato in gol solo soletto dopo avere lasciato sul posto Mazzoletti e dribblato Mitrovic, rispettivamente da André (conclusione con tocco galeotto che ha lasciato impotenti difensori e portiere). Da parte chiassese solo qualche fiammata, giù di corda - davanti – un po’ tutti compreso un imbambolato Maurin (sostituito da Manicone senza effetto alcuno). A centrocampo l’assenza di Maccoppi è stata determinante, in difesa più ombre che luci ad eccezione di Mitrovic che non ha responsabilità sulle due reti incassate. Per i padroni di casa un invito a nozze. Miglior uomo in campo Souza, inarrestabile nei dribbling, spettacolare sull’out. Purtroppo i 101 cross dell’uruguagio si sono persi nel nulla, persino bomber Cortelezzi ha trovato il modo di buttare fuori la palla da tre metri. Sugli scudi Basic e Delli Carri, inarrivabili per gli avversari nel gioco aereo, Klein mai sollecitato, appiedato (!) da Nivokazi, gioco interrotto per oltre 3’. Un po’ di delusione qua e là tra il pubblico, nel secondo tempo a tenere vivo l’ambiente sono state le due tifoserie: improntante al fair play, se escludiamo i fumogeni dai colori “rosso e blu” sprigionati dalla curva ospite nonostante reiterati appelli a volerla smettere. Si attendevano 2500/3000 spettatori ne sono arrivati poco più della metà. Non siamo ancora al Bellinzona di Righetti e Delcò che attirava più di 2000 persone alle partite di calcio regionale, qualche inghippo ci sarà. Lo speaker ha annunciato la presenza del neo campione svizzero ed ex granata ‘Anto’ Marchesano. Osservato un minuto di silenzio per la scomparsa del padre di Andrea, Giorgio Vitali, decano dei direttori sportivi italiani e già DS del Bellinzona ai tempi di Calleri.
Andrea, diciamolo francamente: oggi non si è visto il “vero” Chiasso:
“Dobbiamo riconoscere anche i meriti dell’avversario che ci ha messi in difficoltà nel primo tempo. Nel secondo abbiamo provato a recuperare ma la partita è finita così”.
Per riaprirla ci sarebbe voluto un gol:
“Eh sì, loro hanno corso molto, hanno fatto meglio di noi che non siamo in effetti riusciti a sviluppare il nostro gioco. Ha inciso sicuramente il primo gol, un regalo da parte nostra. La partita è diventata subito in salita”.
Siamo agli sgoccioli - c’è ancora una partita – la vostra stagione è comunque da incorniciare:
“Per me e per i ragazzi è stata una stagione di grandi soddisfazioni. Peccato per il derby, sinceramente detto mi dispiace che l’abbiamo perso: a vincerlo ci tenevamo tutti”.
L’ultima partita con l’Etoile farà calare le serrande del Riva IV. Cosa succederà con mister Vitali?
“Non lo so proprio. Dell’aspetto societario in questo momento non sono a conoscenza, non ho ancora parlato con nessuno”.
Dal campo intravede uno spiraglio di luce?
“È una bella domanda, ma non la deve fare a me!”.
A Bellinzona le cose vanno decisamente meglio, a sostenere il lavoro tecnico della squadra c’è una proprietà finanziariamente solida. Sappiamo che Pablo Bentancur sta già lavorando con impegno alla costruzione della compagine che giocherà in Challenge League.
Missione compiuta per Marco Schällibaum?
“Direi di sì, non solo per il risultato ma per come abbiamo giocato. Ho notato nei ragazzi una grande voglia di vincere, anche a livello tecnico-tattico non si poteva fare meglio. Ho visto un calcio molto propositivo, dieci e lode a tutti”.
Era importante vincere:
“Sono molto contento, penso che i tre punti ce li siamo ampiamente meritati”.
Ancora non bastano per superare il Breitenrain:
“Ho sempre detto che dobbiamo svolgere i nostri compiti, lo abbiamo fatto anche oggi. I conti li faremo alla fine”.
Se l’aspettava un compito così facile contro la più forte squadra del girone di ritorno?
“Abbiamo fatto un grande lavoro sul campo, sapevamo che il Chiasso è una buona squadra, anzi ottima. Siamo stati bravi a impedirgli la strada per andare avanti”.
Grande carattere, grande grinta:
“… Aggiungerei anche grande gioco…”.
Ottimista?
“Il mio motto è sempre lo stesso: domani è un altro giorno”.
(Foto Putzu)