Con il Vaduz si deve
vincere.
È questo il coro
che inonda la vigilia di Lugano-Vaduz.
Vincere è importante,
certo, ma quella di stasera potrebbe essere una partita che vale più dei tre
canonici punti messi in palio.
Quella con il
fanalino di coda è infatti l’occasione giusta per vedere un “nuovo” Lugano.
Quel piano B
tanto invocato da Renzetti potrebbe (o dovrebbe) diventare realtà contro la
formazione del Liechtenstein.
Ci sono tutti i
presupposti perché sia così.
L’assenza di
Maric, l’avversario abbordabile e una tattica di gioco che dovrà per forza
modificarsi rispetto alle ultime uscite, sono i prodromi per vedere finalmente
qualcosa di diverso.
Il Lugano sparagnino, attendista ma spesso letale nelle ripartenze, dovrà cedere il posto a una squadra più
propositiva, a trazione anteriore.
Ecco che allora
la tanto attesa difesa a quattro potrebbe finalmente diventare realtà. Anzi, dovrebbe.
E davanti invece?
Bottani non sta benissimo, d’accordo, ma gli altri scalpitano tutti.
Bisognerà
attaccarlo questo Vaduz e per farlo, come ha detto giustamente Jacobacci in
conferenza stampa, ci vorrà con un gioco rapido e incisivo.
E allora avanti,
Lugano, all’arrembaggio.
La curiosità a
questo punto raggiunge vette altissime, perché da questa partita potrebbe anche
nascere una variante tattica molto interessante in ottica futura.
Stasera sapremo
se tutte quelle supposizioni fatte in questi mesi avevano un senso.
E per una partita
contro il fanalino di coda, non è mica poco.