CALCIO
Quei bravi ragazzi delusi...
Miodrag Mitrovic e Aris Sörensen tornano sul derby che il Chiasso non voleva perdere
Pubblicato il 31.05.2022 07:48
di Enla
Il lavoro non è mancato a Miodrag Mitrovic, se il derby si è concluso sul 2-0 e non su un risultato più vistoso il merito è indubbiamente del portiere rossoblù che non ha commesso un solo errore e ha anzi compiuto un paio o tre di interventi di rilievo.
Così il cerbero del Chiasso:
“Ho avuto abbastanza da fare, penso di non avere alcuna responsabilità sui due gol, un po’ casuali, del Bellinzona che davanti si è reso più pericoloso e ci è stato superiore”.
Che cosa vi è mancato oggi?
“Ci è mancata la persona più importante, il nostro capitano. Abbiamo cercato di rimediare ma è stata dura”.
Dopo una lunga serie positiva questa sconfitta ci può stare?
“Diciamo di sì, non è che si può sempre vincere. Però perdere un derby fa sempre male”.
Sörensen, come abbiamo già avuto modo di rilevare, possiede qualità che lo metteranno in luce. Il giovane bellinzonese ci teneva a fare bella figura al suo ritorno al Comunale: in fondo lui ci è riuscito, non però il Chiasso che è stato tenuto sotto pressione dai granata per tutti i primi 45 minuti.
Aris possiamo dire che per voi è stata una giornata storta?
“Purtroppo è andata così, siamo stati inferiori ai nostri avversari. La partita l’avevamo preparata bene ma poi come si sa in un derby c’è sempre una componente esterna che fa la differenza. Probabilmente il Bellinzona ha avuto qualcosa in più del Chiasso”.
Bellinzona che non ha comunque rubato nulla:
“Assolutamente no, fa male dirlo però se c’era una squadra che meritava i 3 punti sono proprio loro”.
Il tuo futuro è già stato deciso?
“Non ancora, diciamo a breve”.
Sabato chiudete con l’Etoile Carouge, avete la fortuna di giocarla in casa davanti ai vostri 200 fedelissimi: che partita possiamo prevedere?
“Tanti possono pensare che non è importante ma noi ce la metteremo tutta. Abbiamo fatto un girone di ritorno incredibile e vogliamo chiuderlo in brillantezza”.
(Aris Sörensen in uno stacco di testa nella foto Putzu)