CALCIO
Una salvezza meritata
Il Team Ticino salva il posto in Prima Lega: parla il mister Ludovico Moresi
Pubblicato il 31.05.2022 07:54
di Enrico Lafranchi
Il Team Ticino U21 ce l’ha fatta! I ragazzi di Ludovico Moresi hanno vinto l’ultima partita contro il Wettswil-Bonstetten grazie a due reti di Nikolas Muci e a una di Zoran Josipovic. Sarebbe andata bene, vedete un po’ come va il calcio, anche in caso di sconfitta dal momento che il Thalwil è stato sommerso sotto una valanga di reti dalla U21 del San Gallo: “Siamo super orgogliosi di questa salvezza – esclama il mister – soprattutto se pensiamo a come eravamo partiti nel girone di andata che abbiamo chiuso con soli 7 punti all’attivo. Abbiamo effettuato un girone di ritorno che ha dell’incredibile, a luglio siamo praticamente partiti senza squadra!”. Una lunga rincorsa che si è concretizzata alla grande nelle ultime giornate: “Sabato avremmo anche potuto perdere 10 a 0, faccio solo per dire. Solo noi della panchina sapevamo che il Thalwil stava perdendo in casa (0-3 dopo un’ora, 0-6 il risultato finale, ndr), ai giocatori non abbiamo detto nulla. Sarebbe stato controproducente, ci stavano dando dentro come ‘leoni’ (il gol partita è stato ottenuto in rimonta a una ventina di minuti dalla fine, ndr). Una vittoria che ha permesso al Team di chiudere nel migliore dei modi una stagione comunque tribolata.
Avete avuto il merito di battere una delle compagini più forti del girone:
“Il Wettswil-Bonstetten è una squadra che gioca a memoria, sono scesi in Ticino decisi a difendere il quarto posto (ora appannaggio della U21 del San Gallo grazie alla migliore differenza reti, ndr). È stata una partita ‘vera’, eravamo partiti maluccio, ma poi siamo venuti fuori alla distanza”.
Una vittoria che non fa una grinza:
“I ragazzi ci tenevano molto a vincere, ne andava anche del loro futuro. Tornare a giocare in Seconda Interregionale non sarebbe stata la stessa cosa”.
Per il Lugano era ed è importante mantenere la categoria:
“Certamente, lo è per tutto il movimento cantonale. La Prima Lega è una categoria dove i giovani possono veramente crescere visto che il suo è un livello ottimale mentre quello di 2a. Inter è troppo basso per giocatori che devono affacciarsi alla Super League. Per le ambizioni del Lugano il minimo è la Prima Lega, meglio ancora sarebbe portare la Under 21 in Promotion”.
Un obiettivo programmato?
“È sicuramente un obiettivo alla portata del Lugano, secondo me rientra nelle ambizioni della società. Naturalmente non lo si può centrare in una mezza stagione, bisognerà pianificare e costruire una Under forte. Ci sono le persone giuste per centrarlo!”.
La partita con il Baden l’avete persa 3-1, il comitato di PL ha ora rettificato il risultato in 3-0 (forfait) sempre a favore degli argoviesi perché avete schierato irregolarmente dei giocatori. Come si spiega questa negligenza?
“È successo che ci hanno mandato due giocatori che non potevano giocare. Parlo di Cinquini e Josipovic che erano scesi in campo con il Servette. Si è trattato di un errore burocratico, il fatto è che il Regolamento delle U21 è talmente complesso che a qualcuno deve essere sfuggito...”.
Cinquini e Josipovic sono due ex rossoblù di provata esperienza: come è stato il loro impatto in una squadra di giovanissimi?
“Mattia lo abbiamo preso in prestito dal Chiasso a metà febbraio, espressamente per la U21. Era stato schierato da Croci Torti a Ginevra per un’emergenza. Per quanto riguarda Zoran siamo riusciti a farlo giocare solo nelle ultime due partite: ha fatto la differenza! Per lui era importante recuperare, il problema è che ha avuto tanti, troppi problemi fisici. Non so se rimarrà a Lugano”.
Tornando al campionato, sorpreso del 6-0 inflitto dai biancoverdi agli zurighesi? Al sud delle alpi si pensava a un biscotto, ovviamente ai danni della tua Under…
“Ero sicurissimo che il San Gallo avrebbe fatto la sua partita. Queste illazioni non mi piacciono, penso di essere uno dei pochi in Ticino a non credere a queste combine o pastette che dire si voglia. Dagli svizzeri tedeschi non ho mai sentito cose del genere, è una mentalità tipica dell’Italia. Tanto per dirne una il Wettswil contro di noi ha giocato alla morte” (e lo Zurigo II farà altrettanto, sabato, contro il Breitenrain, ndr)
(Foto Zocchetti)