CALCIO
Una sconfitta che non fa male
Rossocrociati battuti a Praga: tante le giustificazioni in una serata non brillantissima
Pubblicato il 03.06.2022 08:47
di L.S.
La Svizzera ha iniziato perdendo questa Nations League.
Il 2 a 1 di Praga, contro una Cechia tutt’altro che irresistibile, ha subito sollevato orde di mugugni.
Critiche sferzanti, giocatori sotto accusa, paura di un’eventuale retrocessione.
Andiamo con ordine.
È vero, la Svizzera non ha giocato una grande partita. Ha commesso troppi errori difensivi, alcuni davvero banali e certi elementi non si sono espressi al loro livello.
Detto questo bisogna tenere in considerazione alcuni fattori.
Questa Nations League, che si vuole pomposamente caricare di un’immagine che non ha, ha semplicemente sostituito le consunte amichevoli di fine stagione. Che ricordiamo, per tutti erano più che altro un fastidio.
Difficile chiedere a giocatori che arrivano da stagioni intensissime, una concentrazione pari a una sfida valida per un Mondiale. Soprattutto in un anno in cui la rassegna iridata verrà giocata per la prima volta in inverno.
Se è vero che la nostra nazionale ha giocato malino, è anche vero che ha però avuto diverse chiare occasioni da rete. Purtroppo è mancata quella fame sottoporta che invece si era avvertita in altre occasioni, soprattutto nelle partite che qualificavano al Mondiale.
Ecco, la Svizzera è mancata di testa, quello sì. Sappiamo che appena le partite torneranno a contare o gli avversari saliranno di categoria, la Nati di Murat Yakin ritornerà “sul pezzo”.
Ieri oltretutto il nostro coach si è lanciato giustamente in alcuni esperimenti che non hanno dato i frutti sperati. Prove che era giusto fare adesso, anche perché tra poco non ce ne sarà più il tempo.
Sicuramente contro Portogallo e Spagna, contro avversari di peso e in ambiente più stimolanti, saremo in grado di tornare ai nostri livelli.
È innegabile che ancora una volta il nostro capitano Xhaka abbia deluso, dimostrandosi lento e prevedibile. Ecco, attorno alla sua figura si gioca tanto del nostro Mondiale. Anche perché è giusto ricordare che gli elvetici avevano strappato il biglietto per il Qatar senza di lui!
Un bel cruccio per Yakin, che sicuramente non rinuncerà a cuor leggero a un uomo che risulta essere un leader dello spogliatoio.
Intanto domenica sera in Portogallo ci sarà l’occasione di riscattarsi. Contro Ronaldo e compagni ci vorrà un’altra Svizzera, lo sa Yakin e lo sanno i giocatori.
Ma questa squadra ha dimostrato in passato di saper tirar fuori grandi prestazioni contro avversari di alto livello.
Ecco perché la sconfitta di ieri a Praga non può aver mutato la fiducia in questo gruppo di ragazzi.
(Nella foto Putzu, Xhaka lascia il terreno di gioco consolato da Yakin)