CALCIO
"Noi pensiamo solo al calcio giocato"
Il DS del Ravecchia Davide Morici chiude la polemica della partita con il Locarno
Pubblicato il 03.06.2022 08:51
di Enrico Lafranchi
Al telefono Davide Morici, direttore sportivo e giocatore del Ravecchia, premette che non vuole entrare nel merito dell’arbitro che domenica ha diretto il big match di Locarno: “Il presidente Marotta ha già detto abbastanza, va bene così. Io penso al calcio, a quello giocato tanto per intenderci…”.
Limitiamoci a parlare della partita:
“Abbiamo dimostrato anche allo stadio del Lido di essere una squadra tonica. Già nella partita d’andata eravamo venuti a trovarci sotto di tre reti e siamo riusciti a pareggiarla”. Domenica è finita i 3-2, purtroppo si sono verificati alcuni episodi a nostro sfavore, peccato perché anche questa volta il pareggio ci stava”.
Solo il risultato non vi è stato favorevole:
Devo veramente fare i complimenti ai ragazzi e alla società, abbiamo lavorato tantissimo e con grande impegno prima di arrivare a questa partita. Avessimo avuto un po’ più di testa magari ce la saremmo giocata, nonostante gli episodi arbitrali. Va comunque bene anche così, riproveremo l’anno prossimo, sicuramente con più esperienza e ancora più carichi di grinta ed entusiasmo”.
Significa che lei rimane in panchina:
“Assolutamente sì, stiamo già lavorando per il futuro e siamo pronti a ripeterci, spero con un pizzico di fortuna in più”.
La squadra ha dimostrato di avere carattere:
“Sono tanti anni che siamo lì, l’ossatura è composta di giocatori di vecchia guardia ma anche di diversi giovani e un paio di stranieri, anche loro bravissimi ragazzi. Per la stagione 2022-23 completeremo la rosa con altri giocatori di livello”.
Sabato il Ravecchia si accomiaterà dai suoi tifosi sul campo delle Semine ospitando il fanalino di coda Moesa. Nonostante una punta d’amarezza che, comprensibilmente, è rimasta si festeggerà a tutta birra, con tanto di ‘costinata’. Buon segno, è la dimostrazione che passione e svago devono sempre essere all’ordine del giorno nel calcio regionale. Nel caso specifico sono forse da interpretare anche come uno sfogo alle delusioni assorbite.