Al telefono Davide
Morici, direttore sportivo e giocatore del Ravecchia, premette che non vuole
entrare nel merito dell’arbitro che domenica ha diretto il big match di Locarno:
“Il presidente Marotta ha già detto abbastanza, va bene così. Io penso al
calcio, a quello giocato tanto per intenderci…”.
Limitiamoci
a parlare della partita:
“Abbiamo
dimostrato anche allo stadio del Lido di essere una squadra tonica. Già nella
partita d’andata eravamo venuti a trovarci sotto di tre reti e siamo riusciti a
pareggiarla”. Domenica è finita i 3-2, purtroppo si sono verificati alcuni
episodi a nostro sfavore, peccato perché anche questa volta il pareggio ci
stava”.
Solo il
risultato non vi è stato favorevole:
Devo
veramente fare i complimenti ai ragazzi e alla società, abbiamo lavorato
tantissimo e con grande impegno prima di arrivare a questa partita. Avessimo
avuto un po’ più di testa magari ce la saremmo giocata, nonostante gli episodi
arbitrali. Va comunque bene anche così, riproveremo l’anno prossimo,
sicuramente con più esperienza e ancora più carichi di grinta ed entusiasmo”.
Significa
che lei rimane in panchina:
“Assolutamente
sì, stiamo già lavorando per il futuro e siamo pronti a ripeterci, spero con un
pizzico di fortuna in più”.
La
squadra ha dimostrato di avere carattere:
“Sono tanti
anni che siamo lì, l’ossatura è composta di giocatori di vecchia guardia ma
anche di diversi giovani e un paio di stranieri, anche loro bravissimi ragazzi.
Per la stagione 2022-23 completeremo la rosa con altri giocatori di livello”.
Sabato il
Ravecchia si accomiaterà dai suoi tifosi sul campo delle Semine ospitando il
fanalino di coda Moesa. Nonostante una punta d’amarezza che, comprensibilmente,
è rimasta si festeggerà a tutta birra, con tanto di ‘costinata’. Buon segno, è
la dimostrazione che passione e svago devono sempre essere all’ordine del giorno
nel calcio regionale. Nel caso specifico sono forse da interpretare anche come
uno sfogo alle delusioni assorbite.