CALCIO
Ora Xhaka deve dare un'altra risposta
Il capitano se la prende con un lettore del Blick: nasce subito un caso
Pubblicato il 04.06.2022 09:11
di L.S.
Archiviata la sconfitta contro la Cechia, la nazionale svizzera parte per il Portogallo.
A Lisbona bisognerà fare qualcosa di più di quanto fatto a Praga, soprattutto a livello mentale e di concentrazione.
Rivedendo con maggior attenzione la partita, se si fa astrazione di qualche passaggio a vuoto, la Svizzera ha comunque avuto le sue belle occasioni.
Insomma, non è tutto da buttare come ha invece scritto un po' severamente la maggior parte degli osservatori.
Al di là dell’aspetto tecnico, che si spera di migliorare domani sera, ieri è scoppiata un’altra piccola polemica.
Un lettore del Blick ha attaccato la nazionale, citando i nomi di Okafor, Sow, Xhaka e Shaqiri, con i quali farebbe fatica a identificarsi. Altri tempi quelli di Egli, Wehrli, Sulser, scrive il nostalgico lettore.
La risposta di Xhaka, capitano della nazionale, non è tardata: “Non cambierà mai niente”, il laconico commento del centrocampista che in queste ore è stato criticato soprattutto per la sua grigia partita giocata a Praga.
Pier Tami, sollecitato sull’argomento, ha ragione: Xhaka avrebbe fatto meglio a non rispondere. Certo, ogni tanto è difficile contenersi, evitare di dire la propria, soprattutto ai tempi dei social e quando si è sotto pressione.
Xhaka ci è cascato? Forse sì, o forse voleva semplicemente dare un altro segnale forte a un gruppo che ha spesso bisogno di motivazioni extra per scuotersi.
La verità è che ci sarà sempre qualcuno che farà sfoggio di questo triste razzismo per criticare una squadra che perde o che dà l’impressione di non essere al massimo delle proprie possibilità.
Impossibile tenere a bada tutti, rispondere alla quantità industriale di messaggi che circolano in rete. Meglio pensare a chi, come la Fankurve, lo zoccolo duro dei tifosi della nazionale, si è invece schierata al 100% con il giocatore. E con lei tantissimi altri tifosi che da sempre amano e sostengono questa squadra e questi colori. Da Egli a Xhaka. Al di là dei cognomi.  
Al di là di questo episodio, Xhaka, in versione nervosetta, ha poi criticato il tecnico Yakin, che non lo avrebbe impiegato nella posizione ideale. Insomma, il capitano non è tranquillo e il suo impiego è da qualche tempo oggetto di critiche.
Domani a Lisbona, davanti a Cristiano Ronaldo e compagni, avrà l'occasione di dimostrare le sue qualità. Serve una sua grande partita per spazzare via questo delicato momento.
Se poi non basterà al lettore del Blick, amen.
(Foto Putzu)