Calcio
Le battaglie di Tebas
Il presidente della Liga attacca senza timori
Pubblicato il 05.06.2022 08:00
di A. L.
È conterraneo di Don Chisciotte, è deciso, non ha paura di esprimere le sue opinioni, non ha timore di sfidare i colossi del calcio europeo. Le sue battaglie non sono condotte contro i mulini a vento, ma hanno obiettivi precisi. È il presidente della Liga: Javier Tebas.
Parole e atti legali contro alcuni club che secondo lui: “Mettono a rischio l'ecosistema del calcio”.
Si è subito schierato contro la Superlega, lo riteneva un progetto pericoloso per tutto il sistema calcio europeo. Un torneo elitario e non rispettoso delle tradizioni.
Ma non si ferma, la sua azione è indefessa e non conosce sosta.
All'interno si è scontrato contro Perez: “Già a dicembre 2020 dicevo che Florentino Perez era molto disperato, ora è completamente perso. Il calcio non è rovinato, né la Superlega, che è uno dei problemi, può essere la soluzione. È la morte del calcio”.
Negli ultimi giorni ha fatto presente al Barcellona che non può ingaggiare Robert Lewandowski. Il club è sommerso dai debiti e in Spagna sono molto severi. Ha assicurato un accurato controllo economico, aggiungendo che i catalani devono vendere e avere maggiori entrate.
All'esterno ha preso di mira: Juventus; Paris Germain e Manchester City. Ha richiesto ufficialmente all'Uefa di aprire un fascicolo contro le tre società per palesi irregolarità finanziarie.
Non si spiega come il Psg possa registrare perdite che oltrepassano i 300 milioni, avere un monte ingaggi superiore ai 500 milioni, e rinnovare contratti, quello di Mbappé, a cifre astronomiche, fuori mercato e da ogni logica
Alla Juve contesta la vicenda delle plusvalenze, una pratica poco chiara e non trasparente, che permette di abbellire i bilanci che in realtà registrano passività.
Infine, evidenzia che il City viola sistematicamente il fair play finanziario, grazie ad accordi di sponsorizzazioni molto sospetti.
Tebas critica in maniera democratica: Superlega e Uefa. Quest'ultima accusata di agire con due pesi e due misure: dura con alcuni club, più accomodante con altri.
Potere e soldi, molto spesso, consentono l'esegesi delle vicende umane.