Grande prova
di forza, sabato al Pian Scairolo (nereggiante di folla), da parte degli uomini
di Cocimano a conferma delle ambizioni di grandezza del presidente Caggiano. Partita
per spiriti forti, durissima, giocata da entrambe le parti senza esclusione di
colpi. Ricca di colpi di scena dall’inizio (loro che sbagliano un rigore) alla
fine (parate sensazionali di Bellante e salvataggi disperati sin quasi sulla
linea di porta), panchine agitatissime ma poi tutti d’accordo nel riconoscere (rispettivamente
accettare) il verdetto del campo. In primis gli sportivissimi avversari:
chapeau! Venendo ai singoli, padroni di casa da lodare in blocco a cominciare da
Bellante, superlativo Krasniqi, degli ospiti il migliore è stato Hajij
nonostante si sia fatto parare la punizione dagli 11 metri. Indisponente per
contro l’atteggiamento del loro bomber Gomis che si è buttato giù in area una
decina di volte senza che l’arbitro si fosse degnato di sanzionarlo (…). Ma a
dire il vero di cose “anormali” ce ne sono state altre, ben più gravi se convalidate
(ne dubitiamo!), una in particolare. Ovvero che per passare il turno non
sarebbe bastata una rete in più – come sostenuto invece in casa Paradiso ancora
alla vigilia, sulla base dei due gol segnati in trasferta. Non sono stati letti
i Regolamenti? Fernando Cocimano: “Noi (sottolinea noi, ndr) l’abbiamo saputo soltanto
prima della partita, non è normale perché tu pianifichi di giocare in un modo e
tutto va in un altro. Loro dicono che lo sapevano (in effetti Cashili ce lo
aveva fatto notare venerdì, ndr), non so se qui qualcuno ha fatto orecchie da
mercante”. Come si può intuire non ci sono certezze assolute, sicché alla prova
dei fatti decisive si sono rivelate le due fucilate di Calic e Loiero (giocatori
di Challenge!) sulle quali il loro portiere, Cédric Zimmermann, nulla ha
potuto. Grande prova di carattere di tutta la squadra. E tanto cuore, tanta
grinta: “È stata una battaglia tra ‘giganti’, i ragazzi si sono superati
lottando su tutti i palloni con un’energia inesauribile ma anche con un cuore
grosso così, è vero. Noi continuiamo a crederci, ci restano due partite, la
promozione ce la giocheremo giocando anche a calcio (nessuno lo dubita, gioco e
determinazione sabato sono risultati un cocktail esplosivo, ndr) – conclude il
mister sollecitato a gran voce ad avvicinarsi alla staccionata (dal suo nuovo
patron? – ndr)”. Hai voglia che la
squadretta del Paradiso, sconosciuta ai più oltre San Gottardo sino a due anni
fa (tesi sostenuta dal presidentissimo) sia vicina a un trionfo “storico”? Noel
Kabamba fatica a sottrarsi dall’entusiasmo di amici, parenti e tifosi: “Abbiamo
fatto la partita che dovevamo fare, la peggiore della mia vita…”. E giù a
ridere! A causa del rigore? “Il loro giocatore mi si è buttato addosso, ammetto
però che l’errore da parte mia c’è stato”. Andreas Becchio: “Siamo
contentissimi, passare il primo turno del Playoff era l’obiettivo che ci
eravamo prefissati. In casa abbiamo dato qualcosa in più, abbiamo vinto duelli
e contrasti, uno sforzo incredibile. Faceva anche molto caldo, speriamo di
recuperare le energie per mercoledì”. L’ex Chiasso è galvanizzato dalla
vittoria: “Sono al mio terzo anno col Paradiso, spero di coronarlo con una
promozione! (Lontana anni luce la disfatta in rossoblù di Le Mont con Gianni
Dellacasa, meglio così, Andreas ne ha un vago ricordo, ndr)”. A cavalcare
l’entusiasmo dei biancoverdi c’è anche Daniele Russo, prestazione impeccabile
anche la sua: “La partita era iniziata malissimo con il rigore dopo un minuto,
il nostro portiere ci ha salvato il risultato. Fossimo andati sotto in
partenza, la musica cambiava, quasi sicuramente anche segnando due reti saremmo
andati ai supplementari. Ringrazio ‘Ale’ per la sua parata fondamentale e i
miei compagni per i sacrifici che stanno facendo dall’inizio dell’anno. Il
rigore? Io ho visto la palla che stava per uscire, ero già in procinto di
riposizionarmi: del fischio dell’arbitro sono rimasto sorpreso, non ho potuto notare
l’eventuale infrazione”. L’ex rossoblù (che coppia ai tempi con Reclari!) è uscito
a una ventina di minuti dalla fine. Dietro è stato terribile, i vodesi erano in
10 dentro l’area di rigore. Per fortuna capitan Loiero, Kabamba e Bellante non
hanno sbagliato un intervento. Daniele, come mai sei stato sostituito? “È l’età
(…). A parte gli scherzi ho dovuto chiedere il cambio perché già mercoledì
avevamo fatto degli sforzi enormi, disputare tre partite in sette giorni non è
semplicissimo per me”. Lo 0-0 dell’ultima di campionato a Baden potrebbe
andarvi a pennello anche mercoledì: “Il discorso di queste gare è che si
giocano sui 180 minuti, può succedere di tutto e tutti i risultati possono
essere messi in discussione!”. A proposito di stanchezza, per fortuna qualcuno
aveva detto che il Paradiso era “cotto” (sic!). A noi ha dato l’impressione di
una squadra solida e reattiva. Anche nei pensieri di Gianpiero Stagno ci
sarebbe da mettere a fuoco la mancanza d’informazione (Caggiano aprirà
un’inchiesta) relativa al nuovo regolamento. Ma il DS, a ragione, preferisce
brindare al successo in quanto costringere il Vevey a levare le tende dalla
corsa alla promozione, correndo e soffrendo per 93 minuti, è qualcosa di
‘eccezzziunale veramente’… : “Probabilmente non abbiamo avuto le informazioni
necessarie. Bando alle polemiche, le spiegazioni le cercheremo, ora godiamoci
questa vittoria. Siamo diventati ‘grandi’, lo avevamo già dimostrato in passato
di essere capaci di scalate sorprendenti. A Baden ci andiamo per divertirci, faccio
per dire – ovvio - la trasferta è pesante ma avremo il vantaggio di giocarcela
in casa sabato. È un sogno incredibile, che possiamo realizzare dopo avere
eliminato un avversario fortissimo come il Vevey”.
(Nella foto Zocchetti la festa del Paradiso, che ora è atteso in finale dal Baden)