CALCIO
"Lascerò il Vevey e l'anno prossimo tornerò in Ticino..."
Il tecnico del Vevey, eliminato dal Paradiso, cambia panchina: allenerà il Prima Promotion
Pubblicato il 07.06.2022 10:19
di ENLA
Si qualifica il Paradiso, che domani affronta il Baden.
Il Vevey esce a testa alta, tra gli applausi dei suoi tanti tifosi.
Dopo le polemiche sulla formula (il capitolo della qualificazione doveva in ogni modo essere chiaro anche in casa Paradiso, visto che fa stato l’articolo 49 dell’ASF di cui erano bene a conoscenza soltanto gli avversari), è stato il campo a emettere il suo verdetto. Nulla da eccepire, il Paradiso si è confermato squadra quadrata, capace di imporre il gioco con indubbie capacità realizzative se pensiamo che a definire il risultato, e di conseguenza il passaggio al turno finale, è stato un missile del suo terzino, il trentaquattrenne Lorenzo Loiero.
Fernando Cocimano, i cui contrasti con Caggiano sono arcinoti, ha tra i suoi meriti quello di avere creato un gruppo affiatatissimo, forte e temibile. Nel calcio, più in generale nello sport e nella vita, c’è chi vince e chi perde. E su questo non ci piove, il Paradiso la vittoria se l’è ampiamente meritata. Quanto alla squadra romanda, vittoriosa nella gara interna, ha lasciato il campo a testa bassa. Era scesa in Ticino con tutto lo staff, c’era anche il presidente Von Stockalper, e un seguito notevole di tifosi (un vero plotone…). Pur nella negatività del risultato, il Vevey United ha mostrato notevoli qualità di gruppo anche a partita conclusa trattenendosi con i propri tifosi, pure loro comprensibilmente groggy. Abbiamo raccolto pensieri e parole di mister Caschili che si trasferirà su un’altra panchina romanda di Prima Lega.
Qual è il suo stato d’animo?
“Siamo delusi, molto delusi. Abbiamo iniziato la partita in modo pimpante, il fatto di avere sbagliato il rigore ci ha toccato moralmente e l’avere poi dovuto incassare il gol ci ha molto innervositi. Meritavamo noi di condurre 1-0, non il contrario”.
Nella ripresa è praticamente successa la stessa cosa:
“Avevamo deciso di rientrare in campo con altre attenzioni (e intenzioni), ma purtroppo ci siamo presi il secondo gol. Analizzando le due partite ritengo che a fare la differenza sia stata l’efficacia. Noi abbiamo sciupato tre palle gol, ora non ci resta che salutare – bon gré mal gré – il Paradiso cui faccio tanti auguri per le partite con il Baden”.
Ah, quel rigore sbagliato!
“Non l’ho visto tirare… Quando si sbaglia un calcio di rigore di solito si tende a rilevare l’errore del giocatore, ma nel caso specifico metterei in evidenza la bravura del portiere che è risultato decisivo anche in diverse altre occasioni”.
In mezzo a tanto scoramento c’è comunque della positività?
“Certamente, un bravo anche ai miei giocatori per avere dato l’anima in questa stagione. Sei mesi fa nessuno avrebbe pensato che saremmo arrivati a giocarci le finali. La squadra ha mostrato grande carattere, spero ci riesca l’anno prossimo”.
Senza Caschili in panchina:
“L’ho detto dieci minuti fa ai ragazzi che li lascerò (il mister si emoziona, la sua voce si appanna, ndr). Sicuramente con rammarico perché sarei stato felice di vederli promossi in Promotion League. Ai dirigenti ne avevo peraltro dato comunicazione già due settimane fa”.
Altri progetti in vista?
“Ci rivedremo a Chiasso! (speriamo anche a Paradiso, ndr)”.
Il suo augurio agli ormai ex?
“Che possano rivivere l’anno prossimo questi momenti così emozionanti e importanti servendosi di questa esperienza per essere ancora più performanti. Noi eravamo alle nostre prime finali, il Baden è al settimo anno. Probabilmente a fare la differenza è stata la nostra mancanza di esperienza. Per questo devo dare atto al Paradiso della sua maturità e del suo vigore”.
Da Vevey sono arrivati duecentocinquanta tifosi…
“I nostri tifosi ci fanno giocare su una gamba (ride, ndr), sono fantastici. Fanno parte di noi, credono in noi. È un peccato che siano arrivati in ritardo alla partita (restava da giocare poco più di mezzora, ndr), ci hanno però fatto sentire la loro presenza: Vevey è una grande famiglia”.