“Abbiamo
vinto in scioltezza e terminato il campionato in bellezza” – ci dice Geni
Colatrella durante l’intervallo di Portogallo-Svizzera. “Abbiamo fatto la
partita che dovevamo fare, non tanto per giocarla ma secondo obiettivi ben
precisi. Ci siamo messi bene in campo, sia difensivamente che offensivamente,
siamo stati bravi a fare circolare bene la palla”. Il mister della seconda
squadra dei campioni svizzeri ci fa notare quanto sia stato duro avere ragione
dei bernesi: “Ci hanno dato dentro di brutto, si è capito subito che volevano
vincere il campionato. Nonostante il passivo di tre gol dopo cinquanta minuti
non hanno mai issato bandiera bianca (non per caso hanno raccorciato le
distanze nei minuti di recupero, ndr)”. Martin Lengen, visto l’infruttuoso
risultato nelle ripartenze, nel secondo tempo ha cambiato modulo. Ancora
Colatrella: “Hanno giocato in tre dietro, secondo me non lo avevano fatto
spesso finora. Io mi sono limitato a sostituire alcuni giocatori, ho chiamato
in campo anche un ragazzo della Under 17”. È finita con una squadra letteralmente
abbacchiata e con i suoi attori stesi sul terreno da gioco con gli occhi debolmente
sgranati verso la Coppa che si trovava lì a pochi metri pronta da sollevare al cielo:
“Sono venuti a Zurigo accompagnati da numerosi tifosi, la Federazione era
presente con tanto di coppa e medaglie…”. Chissà, sono pensieri ‘cattivi’ i
nostri, quelli di Muri avrebbero magari preferito festeggiare all’Heerenschürli
della città della Limmat anziché al Colovray di Nyon… Di certo questo
Breitenrain ha nel carattere e nella personalità le sue qualità migliori.
Diversi giocatori se ne andranno per altri lidi, mister Lengen (che aveva
rinnovato il contratto in dicembre) ci aveva detto quanto fosse stato difficile
anche per lui spiegare ai ragazzi che non avrebbero potuto vivere la grande
avventura da matricola di Challenge League. “Noi abbiamo giocato una partita di
campionato – prosegue Colatrella – anche quando si tratta di gare amichevoli per
me sono test da sempre prendere sul serio. Capisco benissimo che per i bernesi
rientrare a casa senza niente sia stato uno smacco anche sul piano morale. La
loro è stata secondo me una resa psicologica: sono ragazzi eccezionali di una
squadra che ha onorato lo sport”. Belle parole quelle dell’allenatore della U21
zurighese. Un dramma, la si prenda come si vuole: il Breitenrain ha continuato
a fare salire l’applausometro per la costanza e l’impegno dimostrati durante l’intera
stagione. La delusione è stata totale, resta da vedere come si reagirà allo
Spitalacker dopo questa stangata. Tutto sommato Geni e i suoi ragazzi hanno
fatto un gran favore al Bellinzona che a Nyon è stato incoronato del titolo di
campione di Prima Lega Promotion: “La classifica finale è giusta così, il
Breitenrain è stata una grande sorpresa per tutti, favorite erano le due
ticinesi e quella vodese”. È naturalmente soddisfatto del suo di un campionato:
“Non è andata male, i ragazzi si sono sempre mostrati motivati, con tanta
voglia di migliorarsi, siamo risultati la migliore Under 21. Fa piacere
lavorare così!”. Il tempo stringe, con i rossocrociati prossimi a beccarsi un
quarto schiaffo dai lusitani, chiudiamo spostando il discorso su Gnonto,
diventato l’eroe di Bologna per il suo assist a Pellegrini (Corriere dello
Sport: “Un predestinato, trenta minuti esemplari”): “È un buon giocatore, un
bravissimo ragazzo che tiene i piedi bene per terra. Sono molto contento per
lui, è a Zurigo grazie al bel lavoro fatto dal nostro scouting (di cui è
responsabile l’ex rossocrociato Thomas Bickel, ndr)”. E della ex “bianca
casacca” (gelosamente conservata in un cassetto) che cosa possiamo dire? “Il
mio presente, come il mio futuro, è a Zurigo…”. Vedremo, nel calcio come ben
sappiamo, si sa cambia in fretta, al mister (le cui referenze sono ottime) potrebbero
arrivare offerte da altri Club (è stato sulla panchina del Lucerna). E non è
detto che Geni possa riprendere confidenza con il calcio che del Sud delle Alpi…
CALCIO
"Erano pronti a consegnare la Coppa al Breitenrain"
Parla Genesio Colatrella, mister dello Zurigo II, che ha fatto un favore al Bellinzona