CALCIO
"Erano pronti a consegnare la Coppa al Breitenrain"
Parla Genesio Colatrella, mister dello Zurigo II, che ha fatto un favore al Bellinzona
Pubblicato il 07.06.2022 10:23
di Enrico Lafranchi
“Abbiamo vinto in scioltezza e terminato il campionato in bellezza” – ci dice Geni Colatrella durante l’intervallo di Portogallo-Svizzera. “Abbiamo fatto la partita che dovevamo fare, non tanto per giocarla ma secondo obiettivi ben precisi. Ci siamo messi bene in campo, sia difensivamente che offensivamente, siamo stati bravi a fare circolare bene la palla”. Il mister della seconda squadra dei campioni svizzeri ci fa notare quanto sia stato duro avere ragione dei bernesi: “Ci hanno dato dentro di brutto, si è capito subito che volevano vincere il campionato. Nonostante il passivo di tre gol dopo cinquanta minuti non hanno mai issato bandiera bianca (non per caso hanno raccorciato le distanze nei minuti di recupero, ndr)”. Martin Lengen, visto l’infruttuoso risultato nelle ripartenze, nel secondo tempo ha cambiato modulo. Ancora Colatrella: “Hanno giocato in tre dietro, secondo me non lo avevano fatto spesso finora. Io mi sono limitato a sostituire alcuni giocatori, ho chiamato in campo anche un ragazzo della Under 17”. È finita con una squadra letteralmente abbacchiata e con i suoi attori stesi sul terreno da gioco con gli occhi debolmente sgranati verso la Coppa che si trovava lì a pochi metri pronta da sollevare al cielo: “Sono venuti a Zurigo accompagnati da numerosi tifosi, la Federazione era presente con tanto di coppa e medaglie…”. Chissà, sono pensieri ‘cattivi’ i nostri, quelli di Muri avrebbero magari preferito festeggiare all’Heerenschürli della città della Limmat anziché al Colovray di Nyon… Di certo questo Breitenrain ha nel carattere e nella personalità le sue qualità migliori. Diversi giocatori se ne andranno per altri lidi, mister Lengen (che aveva rinnovato il contratto in dicembre) ci aveva detto quanto fosse stato difficile anche per lui spiegare ai ragazzi che non avrebbero potuto vivere la grande avventura da matricola di Challenge League. “Noi abbiamo giocato una partita di campionato – prosegue Colatrella – anche quando si tratta di gare amichevoli per me sono test da sempre prendere sul serio. Capisco benissimo che per i bernesi rientrare a casa senza niente sia stato uno smacco anche sul piano morale. La loro è stata secondo me una resa psicologica: sono ragazzi eccezionali di una squadra che ha onorato lo sport”. Belle parole quelle dell’allenatore della U21 zurighese. Un dramma, la si prenda come si vuole: il Breitenrain ha continuato a fare salire l’applausometro per la costanza e l’impegno dimostrati durante l’intera stagione. La delusione è stata totale, resta da vedere come si reagirà allo Spitalacker dopo questa stangata. Tutto sommato Geni e i suoi ragazzi hanno fatto un gran favore al Bellinzona che a Nyon è stato incoronato del titolo di campione di Prima Lega Promotion: “La classifica finale è giusta così, il Breitenrain è stata una grande sorpresa per tutti, favorite erano le due ticinesi e quella vodese”. È naturalmente soddisfatto del suo di un campionato: “Non è andata male, i ragazzi si sono sempre mostrati motivati, con tanta voglia di migliorarsi, siamo risultati la migliore Under 21. Fa piacere lavorare così!”. Il tempo stringe, con i rossocrociati prossimi a beccarsi un quarto schiaffo dai lusitani, chiudiamo spostando il discorso su Gnonto, diventato l’eroe di Bologna per il suo assist a Pellegrini (Corriere dello Sport: “Un predestinato, trenta minuti esemplari”): “È un buon giocatore, un bravissimo ragazzo che tiene i piedi bene per terra. Sono molto contento per lui, è a Zurigo grazie al bel lavoro fatto dal nostro scouting (di cui è responsabile l’ex rossocrociato Thomas Bickel, ndr)”. E della ex “bianca casacca” (gelosamente conservata in un cassetto) che cosa possiamo dire? “Il mio presente, come il mio futuro, è a Zurigo…”. Vedremo, nel calcio come ben sappiamo, si sa cambia in fretta, al mister (le cui referenze sono ottime) potrebbero arrivare offerte da altri Club (è stato sulla panchina del Lucerna). E non è detto che Geni possa riprendere confidenza con il calcio che del Sud delle Alpi…