Nando Cocimano non allenerà il Paradiso 2022-23. Lo dichiara
in questa intervista esplicitamente. Non è una novità che il feeling tra mister
e presidente si è sempre più deteriorato, Caggiano in articolo pubblicato sulla
rivista ‘Ticino Night&Day’, distribuita al Pian Scairolo, ha ringraziato
tanta gente (i giocatori, il DS Gianpiero Stagno, il Municipio) ma non ha speso
una parola in favore del tecnico che è da ritenere il grande protagonista di
questa stagione.
Mister, la sua prossima panchina?
“Non lo so, sicuramente non quella del Paradiso”.
Il motivo?
“Non è stato per me un anno stimolante, abbiamo vissuto tante
difficoltà, troppe”.
Il presidente ha ringraziato tutti meno lei: che ragione
si è dato?
“Sono stato criticato tutto l’anno per le formazioni che
facevo e un po’ per tutto. La società ha il diritto di dire quello che vuole,
io rimango sulla mia posizione. L’ho sempre detto ai giocatori che sarei stato
a lottare con loro sino all’ultima partita.”.
A noi ha detto di non avere preso alcuna decisione, che
si tratta di ‘chiacchiere’. Ci sarà un ripensamento da parte sua?
“Assolutamente no, in cuor mio non mi sento più di restare.
Non c’è alcun filo diretto con lui, siamo in contatto solo tramite il direttore
sportivo”.
Ritiene Caggiano irriconoscente?
“Non ho mai sentito un grazie o un complimento da parte
della società”.
Ci deve pur essere una ragione o no?
“Sicuramente non gli quadra qualcosa nella mia persona. Non
saprei quale altro appiglio trovare, non mi è mai stato spiegato”.
Difficile lavorare in un ambiente simile:
“Ho rischiato il posto tre o quattro volte in questa
stagione, per fortuna i risultati erano dalla nostra parte”.
Tocca a lei adesso ringraziare qualcuno:
“Sicuramente i giocatori, hanno dato l’anima caricandosi di
partita in partita di considerevoli energie dal momento che avevamo una rosa
corta: parlo di 20 giocatori e 3 portieri eccezionali”.
Deluso del verdetto finale?
“Penso che nessuno lo sia. Ci è capitata una signora squadra
che ha un budget quadruplo rispetto al nostro e che gode di una struttura
pazzesca. Noi rispetto a loro siamo dei dilettanti, un’incondizionata lode a
tutti i ragazzi”.
Siete arrivati a un niente dalla grande impresa:
“L’avessimo messa dentro nel primo tempo, sarebbe probabilmente
stata tutta un’altra musica. Abbiamo avuto due o tre occasioni che non abbiamo
sfruttato (su tutte la capocciata di Becchio, ndr), loro si sono chiusi molto
bene. Anche a Baden abbiamo fatto la partita che dovevamo fare, a loro sono
state necessarie 8 finali per ottenere la promozione, noi eravamo alla prima. So
di ripetermi, ma onore a questo magnifico gruppo”.