Il
cantautore De Gregori sostiene che la storia non è fatta solo di
grandi personaggi e grandi eventi. Ma tutti noi contribuiamo a dare
un significato alla vita e al suo svolgimento continuo.
E
per capire il flusso continuo di avvenimenti è necessario uno
sguardo sincero, istintivo eppure profondo.
Matthia
Carrazedo-Malta è giovanissimo, ha 16 anni e fa parte
dell'Under 17 del Chiasso. È un attaccante che sogna, ha un pensiero
che lo segue sempre: calcare il campo di calcio, sentire il profumo
dell'erba.
Le
sue parole mostrano la forza di un gioco che non ha pari: “Una
passione che avevo fin da piccolo. Un amore che non riesco a
descrivere. Il pallone per me rappresenta un'altra dimensione”.
Le
sue giornate, durante l'anno, sono state all'apparenza
uguali eppure sempre speciali: “La mattina scuola a Trevano, poi in
stazione a Lugano dove mio padre mi aspettava alle 16 e 30 e via in
treno verso Chiasso, alle 17 e 45 ecco il campo”. Questo tutti i
giorni. Mosso dalla volontà e da un senso di sacrificio che trovano
appagamento e soddisfazione.
Supportato
dalla famiglia: “Sono fantastici. Non ho parole. Posso contare su
un grande aiuto da parte di mio padre e mia madre. E da uno zio,
Johnny, davvero unico. Quando gioco so che sono in tribuna e sento il
loro sostegno”.
Matthia
è motivato, testardo, vuole raggiungere un traguardo e si impegna.
Ma è consapevole che la strada può presentare ostacoli, per cui non
sottovaluta l'importanza della scuola. Il presente suscita speranza,
ma il futuro deve essere anche progettato.
L'annata
sportiva è stata positiva: “Abbiamo vinto la Coppa Ticino Under
17, in finale abbiamo sconfitto il Bellinzona. Un'emozione
incredibile, che gioia. Mi è sembrato di toccare il cielo con un
dito. E che compagni, abbiamo festeggiato, era un trofeo che volevamo
conquistare a tutti i costi. Tutto questo grazie all'allenatore ma
anche al Chiasso”.
Ora
una pausa dalla scuola e dal calcio. Ma breve perché a luglio si
comincia a lavorare.
Ma
rimane un'idea che lo sospinge e lo sorregge: “Vorrei diventare un
calciatore professionista”.
La
gioventù è l'età delle aspirazioni. Si viaggia veloci e leggeri. I
sogni vanno inseguiti con determinazione. Si è privi di rimpianti,
se si è dato il massimo di stessi.