Una
premessa è d’obbligo. Mentre pigio i tasti per dare vita a questo
“pezzullo” non so se Chris McSorley verrà o meno a Lugano. Ma
facciamo pure correre la fantasia e mettiamo che da maggio sarà
sulle rive del Ceresio. Beh, in questo caso sarei un tifoso
bianconero felice, a patto di averlo solo come allenatore, solo per
gestire la squadra, con un occhio attento ai giovani e a ciò che si
muove a livello di Sezione giovanile. D’altronde, se McSorley sarà,
non c’è oggi altro ruolo disponibile sulla scacchiera
rigorosamente bianconera che quello di coach. Il 58enne canadese l’ho
profondamente detestato (in senso sportivo e non oltre) quando era
sulla panchina del Ginevra, in pista l’ho certamente fischiato
(forse insultato) mentre faceva i suoi show per difendere in tutti i
modi la sua squadra, i suoi colori e i suoi giocatori. Vedere le sue
gesta plateali mi mandava su tutte le furie, eppure oggi lo vorrei in
bianconero. Ammetto che potrebbe apparire poco razionale come
comportamento, ma lo sport non è raziocinio, bensì emozione allo
stato puro. E McSorley è un allenatore vivo, duro, esigente e che
non passa inosservato. Uno che fa lavorare e sudare i suoi giocatori
e che detesta le prime donne. Chi lo conosce bene lo identifica come
“un gran motivatore” e questo mi piace un sacco e credo sarà
gradito a tutti i tifosi. Con lui in panchina si ha quasi
l’impressione che la squadra avversaria debba giocare perennemente
in inferiorità numerica, tanto è il trasporto emotivo che ci mette.
Tutto questo, ovviamente, comporta anche dei rischi: penalità o
squalifiche, anche perché l’impressione è che gli arbitri del
giorno d’oggi siano meno propensi a tollerare gli atteggiamenti
intemperanti. Dire sì a McSorley in questo triste momento con le
piste chiuse al pubblico ha anche il senso di sperare il ritorno
dell’hockey vero, quello con spettatori ed emozioni. E se tra
qualche settimana (o mese) il canadese non arriverà? Beh, pace, non
mi resterà che dire “è stato bello sognare”.
Visto da qui
Con McSorley si gioca in superiorità numerica
Il 58enne canadese sarà bianconero? Con un pizzico di fantasia ecco perché mi piacerebbe