Noi calciatori prof abbiamo le vacanze, meritate del resto, anche se arrivi ultimo in classifica e ti sbertucciano invitandoti a lavorare sul serio, e magari quelli lì che fanno gli offesi neanche ce l’hanno un lavoro. Quindi, noi che siamo un club attento alla socialità, passeremo le ferie rendendoci utili.
Il Pacio, che da centravanti ha fatto un solo gol e quindi è passato alle fatiche del terzino, andrà ad Altirolo nella casa della mamma ad assisterla nelle sue fisse delle colazioni all’alba e le cene verso le quattro.
Il Simo, invece, va in Valle Bedretto con la moglie, ma ha detto che deve pensare e quindi la legna per l’inverno la spaccherà lei.
Più attivo il Lore. Ha annunciato che si farà le cime della Valmaggia in bici. Secondo me è per purgare tutti i passaggi sbagliati e l’eccessiva permalosità.
Ci sono quelli trendy eh, colonie, volontariato, pulizia sentieri, accoglienza profughi. Ma qualcuno dissente e va lo stesso a Cattolica, come il Carnina, al quale piace deambulare con la Gazza sotto il braccio come un vitellone qualsiasi, pronto a disquisire con chiunque non abbia le sue visioni sul calcio-mercato. Penso che lo raggiunga anche il Bicio, che almeno lo trascinerà in qualche piano-bar romagnolo dove fanno le gare di gonfiamento preservativi con il naso.
I giovinastri e le riserve andranno all’alpe a gonfiarsi di birrette.
Io, che di mettermi al servizio degli altri nemmeno ci penso, sono a Ibiza con i rimborsi spese accumulati. Avevo intenzione di incontrare un Di María, o almeno un Pinamonti, ma nei locali alla moda non mi hanno fatto entrare e sono finito in un fast-food, dove ho mangiato un panino che mi ha scatenato la diarrea. Al campeggio sono stato divorato dai moscerini, però stamattina ho almeno salutato da lontano un difensore di cui non ricordo il nome, anche se lui non mi ha visto.
Quando torneremo ad allenarci, la prima seduta sarà orientata a contarci su le nostre bellissime esperienze.