Tra le
sorprese della nuova stagione c’è sicuramente il Bellinzona. Non solo per il
balzo effettuato in Challenge League ma anche perché c’è molto di nuovo nello
staff tecnico. La conduzione della squadra è stata come noto affidata a David
Sesa, a fare da secondo è stato chiamato Fernando Cocimano reduce da una
stagione in tutta brillantezza con il Paradiso. Ed è proprio Nando che
riteniamo una sorpresa! Quanto a Sesa, beh… si sapeva che Pablo Bentancur dopo
la trattativa non andata in porto con Rizzo non sarebbe sceso di un gradino… Non
stupiamoci quindi più di tanto se il patron dell’ACB ha consegnato il
neopromosso Bellinzona all’ex nazionale rossocrociato e già allenatore del
Wohlen. A un mister che, guarda caso, ritrova a quasi una trentina di anni di
distanza lo stesso colore della maglia che aveva indossato da giocatore, quasi
una trentina di anni fa, nel Servette. In attesa del nuovo mister (che dirigerà
il suo primo allenamento mercoledì) ci
siamo intrattenuti con Cocimano che lunedì si è ufficialmente incontrato con la
società e i giocatori (una ventina in tutto, compresi un paio o tre di nuovi
elementi in prova).
Toh chi
si rivede dopo appena due settimane! Nando, dal Pian Scairolo al Comunale che
differenza fa?
“Grande,
anzi grandissima anche perché ci alleniamo in un bellissimo stadio”
Contento?
“Molto, era
da un po’ che circolava questa ‘voce’, adesso per me è una gran bella realtà”.
Come è stato
l’impatto?
"Perfetto. Oggi
ci siamo limitati a una sgambata, domani (mercoledì, ndr) vedremo con Sesa come
sviluppare tutta la programmazione”.
Conoscevi
già Davide?
“No, ci
siamo sentiti al telefono. È entusiasta di venire a Bellinzona, ha tanta voglia
di fare bene”.
Hai preso
visione del calendario?
“Le prime
tre o quattro partite sono molto toste, Bellinzona-Losanna per iniziare è già
un piatto forte, ma non è che il primo… Speriamo di registrare una buona
affluenza, alle partite che sono venuto a vedere al Comunale ho sempre notato una
gran bella cornice. Un pubblico numeroso e caloroso, siamo fortunati ad averlo
già al debutto in campionato”.
Dalla
Prima Lega alla Challenge League il balzo è enorme:
“Indubbiamente,
anche solo a livello di allenamenti – li puoi fare di mattina o nel pomeriggio
– la differenza c’è tutta trattandosi di giocatori professionisti”.
Hai
chiuso con il Paradiso: con una punta di amarezza?
“No no,
tutte le esperienze sono positive, anche quelle negative servono. Quello che ho
imparato in questi due anni a Paradiso me lo porto dentro. Non provo rancore a
nessuno, non è nella mia indole, ci mancherebbe. Anzi sono felice che mi sia
stata data la possibilità di allenare una squadra tanto pimpante. Insieme
abbiamo fatto qualcosa di miracoloso”.
È lecito
essere ottimisti anche all’ombra dei tre castelli?
“Sicuramente,
siamo tutti caricatissimi. Il Bellinzona è tornato con pieno merito in
Challenge, è un ottimo passo. Però non ci possiamo fermare qua… (ride, ndr)”.
Dalle parole
di Cocimano ci si rende conto che in seno all’ACB ci sono passione e programmi
per volare alto.