CALCIO
Calendario e parametri zero
Anche in Italia si conoscono le date delle partite: intanto le società sono in difficoltà...
Pubblicato il 25.06.2022 08:40
di Silvano Pulga
Come noto, oggi sono stati sorteggiati i calendari della Serie A italiana, qualche giorno dopo quelli della Super League svizzera: del resto, il massimo campionato di calcio, nella vicina Penisola, inizierà con qualche giorno di ritardo. Polemiche, di nuovo, per la scelta del cosiddetto "Calendario asimmetrico":  una scelta che esiste da anni in moltissime realtà europee, e che non può certamente influire, a priori, sull'esito di un torneo lungo 38 giornate. Ma tant'è: importante è mettere le mani avanti. Il destino, in tutte le cose della vita, che si traduce nella Pedata con un "Era già scritto..." è l'alibi migliore per giustificare una sconfitta, o salutare una vittoria ottenuta "contro tutto e tutti": nel calcio, ci sono personaggi che, con questa narrazione, hanno costruito carriere luminose. Niente di nuovo, insomma. 
La prima giornata della Serie A andrà è in programma nel fine settimana del 13-14 agosto 2022, periodo nel quale in Svizzera si gioca, tradizionalmente, il primo turno di Coppa (rinviato quest'anno invece al fine settimana successivo). Insomma, oltre confine, quest'anno, il "calcio d'agosto", nome col quale venivano chiamate le amichevoli, magari di lusso, sarà calcio vero: saranno ben 3 le giornate di campionato che si disputeranno nel mese che, tradizionalmente, nella vicina Penisola, è dedicato alle ferie estive. Il torneo si chiuderà nel fine settimana del 3-4 giugno 2023. Previsti quattro turni infrasettimanali: il 31 agosto 2022, il 9 novembre 2022, il 4 gennaio 2023 e il 3 maggio 2023. Le soste per gli impegni delle Nazionali (oltre a quella per i mondiali) sono state programmate dal 19 al 27 settembre 2022, e dal 20 al 28 marzo 2023. Il torneo osserverà quindi una lunga per Mondiali e vacanze natalizie: dal 13 novembre 2022 – ultima giornata di campionato prima dello stop – a inizio gennaio 2023, la Serie A starà ferma: una prima assoluta. Si ripartirà infatti col turno infrasettimanale del 3-4-5 gennaio. 
Non entreremo nello specifico delle date: non ha senso tecnicamente e, per chi vorrà, i calendari sono disponibili in rete quasi ovunque. Tuttavia, per chi volesse già ora metterle in agenda, onde evitate la sovrapposizione con altri impegni, vi diremo che i derby di Milano andranno in scena rispettivamente Milan-Inter il 4 settembre (5a giornata) e Inter-Milan il 5 febbraio (21a giornata). Milan-Juventus è in programma il 9 ottobre, mentre il ritorno è fissato a Torino il 28 maggio (37a giornata), nel 20° anniversario della finale di Manchester: molto suggestivo, pensando che, ancora una volta, Pavel Nedved sarà costretto a guardarla dalla tribuna.  Per quanto riguarda Juventus-Inter, il computer ha scelto di farla disputare il 6 novembre (13a giornata), con gara di ritorno in Piemonte il 19 marzo (27a giornata). 
Queste, le date. Il resto, è un calciomercato che, sinora, sta vivendo molto di annunci e poco di comunicati ufficiali. Quello che qualcuno aveva previsto solo l'anno scorso, quando molti tifosi irridevano il Milan che aveva perso dei giocatori a parametro zero, sta ormai accadendo ovunque. Sono sempre di più i giocatori svincolati i quali, liberi di poter trattare direttamente con i club, senza il problema del cartellino, cercano di guadagnare di più, e di fare incassare ricche commissioni ai propri agenti. Peccato che i club, ancora economicamente ammaccati dall'effetto Covid, e con un orizzonte futuro reso problematico dalle incerte proiezioni dovute ai recenti sconvolgimenti geopolitici, abbiano molti meno soldi da spendere. Vanno in quest'ottica i ritardi che caratterizzano alcune operazioni di mercato che si davano concluse, da parte dei club più prestigiosi.   
La situazione era stata prevista, tempo fa, da Alessandro Giudice, nel suo libro "La Finanza del Goal". Le pressioni dei giocatori più importanti sui club, per ottenere un rinnovo lucroso, porteranno al progressivo calo di valore dei cartellini dei medesimi, visto che i club stessi saranno costretti o a vendere i giocatori a prezzi bassi prima dello scadere dei contratti, o a lasciarli partire a parametro zero, allo spirare dell'accordo economico. Le società cercheranno di pescare nei vivai, o di trovare giocatori con costi e ingaggi bassi (ne abbiamo scritto nei giorni scorsi). A vincere, saranno quei movimenti che potranno contare su introiti extra rispetto alla compravendita dei giocatori: diritti televisivi e merchandising. Voci i cui utili rischiano di abbassarsi, man mano che il livello tecnico del torneo si abbassa (abbiamo parlato anche di questo di recente). In definitiva, sul calcio della vicina Penisola si stanno addensando nuvole sempre più nere. E, a breve, le polemiche sul calendario asimmetrico saranno l'ultimo dei problemi.