CALCIO
"Il Locarno ci ha scippato Becchio"
Il presidente del Paradiso Caggiano arrabbiato con le bianche casacche e con Renzetti
Pubblicato il 25.06.2022 11:56
di Enrico Lafranchi
Antonio Caggiano usa come sempre il linguaggio che meglio conosce. Passa immediatamente all’attacco non mandandole a dire a chi gli ha rotto le uova nel paniere e manifesta vivo disappunto per il comportamento double face di quelle persone che ha sempre stimato, una in particolare. Ma poi sorride e si entusiasma pensando alla ‘prova generale”, che non è soltanto legata alla nuova stagione calcistica che partirà il 4 luglio con il primo raduno di staff e giocatori ma è centrata sull’amichevole di lusso (in Italia) con la Cremonese neopromossa in serie A, a seguire il 13 che speriamo giorno fortunato anche se non cade di venerdì… Poi quando ci parla degli arrivi di Michele Foglia, ventiquattrenne attaccante preso dal Chieri, Simone Belometti – non confermato dal Bellinzona, chissà perché –, Giovanni Italo e Patrick Rossini (anche loro ex granata) il suo fervore lo spinge a dire “puntiamo in alto, ancora più in alto”. Intanto, in attesa che si accendano completamente le luci di Pian Scairolo (nuova tribuna con ristorante: un vero stadio?), c'è una cosa che lo ha fatto incavolare ed è successa l’altro giorno: Andreas Becchio questa volta lo ha dribblato facendo le valigie per Locarno. 
Un modo di agire antisportivo?
“Sono evidentemente molto rammaricato, ma non con il giocatore. Nella vita ci sono anche delle scelte “obbligate”, il comportamento del Locarno però non mi va giù. Andreas era con noi da diversi anni, ha sposato appieno la nostra causa che significa stare bene insieme, creare una bella famiglia e cercare di aiutarsi l’uno con l’altro. Non solo dal lato economico ma anche sul piano umano e pratico in sostegno alle diverse situazioni della vita. Becchio era un ‘elemento’ importantissimo del nostro progetto, a farmi arrabbiare è il modo come mi è stato strappato e portato via”.
Che cosa è successo?
“Gli sono stati offerti tanti soldi e una miriade di lavoro nel suo ambito. Posso capire che una simile proposta era irrinunciabile per Becchio. Il Paradiso, lo dico a chiare lettere, non ha mai e poi mai applicato trattamenti di questo tipo a nessuno. Noi siamo ben al di sotto di queste cifre".
Fuori di testa?
“Beh, offrire così tanti soldi a un giocatore e ricoprirlo di promesse di lavoro è esagerato. Tanto più che la persona che gli ha offerto tutto questo, mi riferisco ad Angelo Renzetti, non più di un anno fa a mezzo stampa aveva dichiarato di "non capire perché ci sono presidenti che investono nel calcio minore piuttosto che dare i soldi al Lugano". Mi sto d’altra parte chiedendo che cosa sia cambiato oggi rispetto a 12 mesi fa visto che si investe in modo spropositato nel calcio di Seconda Lega regionale. Oltretutto mi sono un po' arrabbiato,quando ho letto che Renzetti si diverte a Locarno: la trova una mancanza di rispetto nei confronti di chi investe, ancorché pochi soldi, con grande fatica nelle società del calcio regionale".
Con molto meno soldi lei ha ‘disegnato’ una squadra competitiva?
“L’abbiamo allestita per arrivare alle finali, un obiettivo da considerare dichiarato tanto quello della passata stagione anche se quest’anno la rosa è stata rinforzata con alcuni innesti mirati. Senza però fare follie come succede altrove”.
I nomi?
“La ciliegina sulla torta l’ho messa giovedì, ci mancava una pedina importante per il centrocampo che abbiamo individuato in Michele Foglia fino all’altro giorno calciatore professionista. Simone Belometti è un grande, sono due anni che gli facevo la corte, penso che per lui e per noi sia l’anno giusto, dal canto suo Patrick Rossini è quella punta che aspettavamo già prima che andasse al Giubiasco. Italo? Anche lui è un acquisto mirato, Giovanni i chilometri non li fa solo in macchina, è veloce come il vento… (si ride, ndr)”.
La ‘bandiera’ biancoverde continuerà a sventolare?
“Se allude a Russo 100 per cento sicuro, Daniele è una ‘garanzia’. La squadra in pratica è stata riconfermata tutta, tranne Becchio e Tomas Cocimano che ci ha lasciati per l’Argentina, gli auguro buona fortuna come pure ad Andreas. Ci sarebbe ancora una pendenza da eventualmente mettere in conto, vedremo se possiamo trovare un accordo (si tratterebbe di Marco Ferrara, ndr)”.
Sono da prevedere altre novità, magari a livello dirigenziale?
“Stiamo allargando sia la base dello staff tecnico, sia quella della dirigenza. Sono arrivate persone nuove che aiuteranno il direttore sportivo Stagno nella gestione della squadra e daranno una mano pure a me”.
Le squadre di ogni girone sono state portate a 18. Cambia qualche cosa?
“Fondamentalmente sì, è per questo motivo che stiamo allargando, oltre che rinforzando, la rosa. È importante avere a disposizione qualche giocatore in più dello stesso livello in ogni reparto che possa entrare in corso di partita”.
Una politica, la sua, che si rivela pagante:
“Fintanto che sarò presidente la filosofia del club non cambierà: i massimi investimenti che potremo fare sono quelli che facciamo oggi. Se poi qualcuno si avvicinasse seriamente e concretamente, come ho sempre detto, il FC Paradiso non ha limiti: le nostre porte sono aperte a tutti”.